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Premio Mediterraneo a Franceschini, De Iesu e Vanoni

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Dario Franceschini, ministro per i Beni e le attività culturali, Antonio De Iesu, questore di Napoli, e Ornella Vanoni: sono loro i destinatari dei Premi Mediterraneo 2018.
Per la sezione "Istituzioni", il riconoscimento è stato assegnato a Franceschini per "la sua rivoluzionaria azione nel trasformare i siti culturali in luoghi di fruizione con attività multidisciplinari".

"E' un premio importante di prestigio internazionale - commenta il ministro - e mi fa piacere che arrivi a fine mandato questo riconoscimento per un lavoro che non è il mio lavoro personale ma che ha fatto il Parlamento, i diversi governi rimettendo gli investimenti sulla cultura al centro delle scelte strategiche del Paese".

Il suo "impegno nell'affermare i valori della legalità e della giustizia sociale in un momento difficile della nostra storia" è invece la ragione per la quale è stato premiato il questore di Napoli. "Sono orgoglioso - commenta De Iesu - penso che attraverso me abbiano voluto dare un grande apprezzamento e riconoscimento alle tante donne e uomini non solo della Polizia di Stato ma anche dei carabinieri e della Guardia di finanza perché in questa città affrontiamo insieme, in maniera sinergica, le problematiche e questo ci ha consentito di dare delle risposte nette ed efficaci sulle baby gang ma anche sulle strutture di organizzazioni criminali. Il modello è sinergia e stimolare le coscienze dei cittadini perché le forze di polizia possono avere un'azione di contenimento della devianza, possiamo accompagnare, come stiamo facendo nel quartiere Sanità, il processo di rigenerazione sociale ma sono i quartieri che devono reagire e recuperare il senso di legalità e della convivenza civile".

Ornella Vanoni, premiata in quanto "grande protagonista della canzone italiana" si è detta "emozionata di prendere questo premio che è stato dato a personalità importantissime nel nome della pace.Vedendo ieri un video di Pino Daniele su questo premio disse che la prossima doveva essere una donna: bene, eccomi qui".