Napoli

Sanità, un ring per il pugilato nel chiostro della Basilica

L’ultima sfida di Don Loffredo e Ernesto Albanese E intanto nasce “ la Città del Bello” a Capodimonte
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Tirare pugni. Fare a cazzotti, sì. Non più con i " nemici" di quartiere, o con i propri incubi o guai - di scuola, di vita, di clan familiare ma su un ring vero, allestito nel chiostro di una Basilica che è ormai porto di mare. Per trasformare quella rabbia in energia.

L'ultima sfida che arriva da quel rione Sanità diventato autentico " laboratorio" sociale e culturale si gioca da stamane, letteralmente, sul fianco della navata sinistra di Santa Maria alla Sanità. Dove il parroco- capitano, don Antonio Loffredo, il suo storico socio di idee illuminate, il manager Ernesto Albanese, con una pattuglia di operatori del sociale, faranno nascere prima uno spazio sportivo e di gioco dedicato alla boxe. Entro poche settimane, " grazie al supporto tempestivo e fondamentale di polizia e carabinieri " sottolinea don Loffredo, "e dei loro istruttori, attraverso l'adesione pronta del questore De Iesu e del comandante Del Monaco, avremo un ring nel chiostro " . Successivamente, a poche centinaia di metri, nel chiostro della chiesta di San Severo - sempre nel dedalo della Sanità - sarà allestita una vera e propria palestra multi attività, con l'aiuto di adeguati sponsor. " Un nuovo gruppo si è andato formando in quest'ultimo periodo. Parlando, incontrandoci con questi giovanissimi - spiega don Loffredo - abbiamo capito che da parte loro c'era un desiderio e un bisogno concreto: vogliono imparare la boxe, chiedevano che si creassero corsi diversi, per ragazzi e ragazze, per piccoli e grandi. Vogliono imparare a tirare pugni, ci dicono. Vogliono trasformare la paura in azione ". E così sarà.

È ancora una costola del vasto impegno a favore della riqualificazione culturale e della formazione dei ragazzi - ormai cominciata nel rione Sanità oltre 15 anni fa - che viene presentata oggi, parallelamente all'iniziativa "Free Entry - la Città del bello". È il via ai nuovi spazi di aggregazione ed attività di laboratorio per ragazzi ( organizzati per la piena e totale fruibilità anche dei piccoli disabili, grazie all'Associazione Tutti a Scuola) che si aprono nel complesso monumentale di Capodimonte. Il centro sarà battezzato stamane, alle 11.30, progetto promosso dalla Fondazione San Gennaro onlus, e realizzato anche con contributo della Cei, del Gruppo Saint- Gobain, di UniCredit, di Banca d'Italia e Fondazione Cattolica, per un totale di oltre 265 mila euro raccolti.
L'idea della "Città del bello" è di offrire spazi rivolti ai bambini, " un'opportunità di crescita sana, mettendo a disposizione competenze e luoghi ". È un nuovo traguardo segnato grazie alla collaborazione che Arcidiocesi di Napoli e Terzo settore hanno avviato da anni. Così sono partiti i lavori nell'Ipogeo di Capodimonte. Le attività laboratoriali che coinvolgeranno i centri educativi si svolgeranno in fascia pomeridiana - 5 volte alla settimana, 3 ore al giorno. E riguarderanno l'informatica, il restauro, il teatro, la musica, il riciclo, ceramica e porcellana, l'orto didattico, la fotografia e la stampa tridimensionale. Stamane saranno presenti anche il cardinale Sepe e il governatore De Luca.