Napoli

Ischia, il vescovo ai turisti: "Grazie di essere qui, dopo il terremoto ci date fiducia e lavoro"

Il vescovo di Ischia 
La lettera di Pietro Lagnese: “Dopo il sisma del 21 agosto, si temeva un calo di presenze: grazie a voi sarà possibile rassicurare coloro che operano nel settore turistico che non perderanno il posto di lavoro”
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Non è solo una questione di accoglienza “cristiana”. Ne va della sopravvivenza, in termini economici e sociali, di un territorio. Così il vescovo di Ischia, Pietro Lagnese, tende una mano ai turisti che scelgono l’isola per le proprie vacanze, ringraziandoli soprattutto per il segnale che danno al territorio, in parte ancora segnato dal terremoto dello scorso 21 agosto. Lo fa con una lettera diramata dalla Diocesi e indirizzata ai visitatori della cosiddetta isola verde, il cui si testo si apre con un benvenuto (“Sono contento che tu sia riuscito a ritagliarti qualche giorno di distensione e spero che qui tra noi tu possa stare bene e, una volta lasciata l’Isola verde, ritorni con rinnovato entusiasmo alla vita di sempre”) e sottolinea l’importanza dei giorni della vacanza, che “possono rappresentare un tempo particolarmente fecondo che consente di ritrovare energie e motivazioni per disporsi a fare meglio e con più entusiasmo ciò che facciamo solitamente, ma anche un’occasione per riprendere in mano la propria vita, guardarla con serenità e decidere di darle nuovo indirizzo e sapore”.

Ma il messaggio più forte è senz’altro quello veicolato nel “cuore” della lettera dal vescovo Lagnese, che già peraltro fu protagonista, all’indomani del sisma, di una serie di omelie dai toni marcatamente politici, in cui lamentò per esempio i riferimenti all’abusivismo sull’isola e esortò i turisti a “non rinunciare alle vacanze già programmate”.

Stavolta, mentre entra nel vivo la stagione turistica (con percezioni negative, in termini numerici, per il mese di maggio), il capo della Diocesi ischitana ringrazia i turisti. Spiegando: “La scelta di trascorrere sull’isola alcuni giorni di distensione è per noi motivo di speranza e sprone a non perdere la fiducia. Dopo il terremoto del 21 agosto scorso si è registrata una diminuzione del numero dei turisti e, in tanti, è nata la preoccupazione che anche quest’anno si dovesse assistere ad un calo delle presenze.  Grazie anche a te e a quanti hanno pensato ad Ischia come meta per le loro vacanze – scrive Lagnese - sarà invece possibile rassicurare coloro che operano nel settore turistico che non perderanno il posto di lavoro.

Tanti, a causa del sisma, hanno perso già la casa e ora non avere più garanzie, neppure rispetto al lavoro, sarebbe per loro e per le loro famiglie davvero drammatico; perché il lavoro - lo sai - significa pane, dignità, pacifica convivenza.  Mentre ti rinnovo l’augurio di una buona permanenza sull’isola – conclude Lagnese, riferendosi soprattutto agli sfollati, che sono ancora oltre duemila, di cui circa 200 ospiti di strutture alberghiere - rivolgo il mio pensiero a quanti, malati, anziani e poveri, trascorreranno nel disagio questa estate: a loro assicuro la mia speciale preghiera. Dio li benedica, e custodisca coloro che, anche in estate, si prenderanno cura di loro”.