Una firma per salvare la chiesa di Santa Maria degli Angeli di Aversa
Una firma per salvare la chiesa di Santa Maria degli Angeli di Aversa. E’ l’iniziativa lanciata dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) nell’ambito de “i luoghi del cuore”, per recuperare opere d’arte piccoli o grandi, che versano in uno stato di degrado e di abbandono. L’iniziativa è stata presentata stamattina presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli Nord di Aversa, alla presenza del Presidente regionale FAI Campania, Maria Rosaria De Divitiis, di Maria Giovanna Pezone, responsabile del Fai di Aversa e di Francesco Greco ed Elisabetta Garzo, rispettivamente, Procuratore e Presidente del Tribunale di Napoli Nord. Si, perché la chiesa di Santa Maria Degli Angeli, una chiesa settecentesca di grande valore artistico e culturale, dal 2015 rientra nel patrimonio del Tribunale di Napoli Nord e si trova proprio a fianco all’ingresso degli uffici giudiziari.Fino al 1933 la chiesa era stata officiata dalla Confraternita del Gonfalone, per poi essere affidata all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Negli anni ‘80 era stata utilizzata spesso per matrimoni di guardie carcerarie, ma con il declino degli Opg, anche la chiesa aveva avuto la sua decadenza.“Quando siamo entrati per la prima volta nella chiesa – ha detto il procuratore Greco – ci siamo subito resi conto del grande valore artistico della struttura, ma anche del degrado in cui versava. Fummo presi dallo sconforto con la collega Garzo. Ma ci siamo detti che era giusto tentare recuperarla. Sono convinto - ha aggiunto Greco – che la cultura è il miglior antidoto al proliferare della camorra”. “I ladri hanno fatto il resto – ha detto Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale di Napoli Nord – ma per fortuna, alcune delle opere che erano nella chiesa ora sono conservate nel museo della diocesi di Aversa. Con questa iniziativa – ha aggiunto – vogliamo tentare di farla ritornare al suo antico splendore”
“La chiesa di Santa Maria degli Angeli – ha affermato la prof.ssa Anna Grimaldi, docente di storia dell’arte all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e delegata del Gruppo FAI di Aversa – costituisce uno splendido esempio di architettura e decorazione barocca di impronta borrominiana per alcuni elementi strutturali ed architettonici presenti sulla facciata. L’aspetto più interessante, che la piccola chiesa conserva al suo interno, è certamente la ricchezza della decorazione settecentesca in stucco, nonché la grande pala d’altare di Francesco Solimena, raffigurante La Madonna che consegna a San Bonaventura il Golfalone del Santo Sepolcro (1710), oggi custodita nel Museo Diocesano della città”.
Del comitato promotore per il recupero della chiesa di Santa Maria degli Angeli, fanno parte anche l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Aversa”, ha affermato Francesco Corbello a nome dei commercialisti nel corso dell’iniziativa. Presente anche don Ernesto Rascato che per conto della Curia di Aversa.
“Da oggi chiunque può firmare – ha spiegato il referente regionale FAI Campania, Giovanna Massa – lo si può fare innanzitutto on line attraverso il sito www.santamariadegliangeliaversa.it, ma si possono anche firmare dei moduli cartacei, scaricabili dal sito Fai. Occorrono duemila firme per passare alla seconda fase e puntare poi ad ottenere il contributo Fai che per il primo classificato prevede uno stanziamento di 50.000 euro, 40.000 euro per il secondo e 30.000 euro per il terzo.