Napoli

Castellammare al voto, Massimo de Angelis annuncia il ricorso. Scossone PD, si dimette il segretario Corrado

Corrado 
La vicenda delle due schede elettorali fotografate nel rione Cicerone non è andata giù al centrosinistra
1 minuti di lettura
«Alla luce degli episodi gravissimi di compravendita di voti denunciati dalle forze dell’ordine, attiveremo tutte le azioni utili a garantire il massimo della trasparenza del processo elettorale». Il candidato sindaco del centrosinistra Massimo de Angelis preannuncia il ricorso in seguito alla sconfitta per soli 108 voti, che hanno impedito al leader della coalizione di superare Andrea Di Martino, il quale il prossimo 24 giugno si contenderà la vittoria al ballottaggio con Gaetano Cimmino.

La vicenda delle due schede elettorali fotografate nel rione Cicerone non è andata giù al centrosinistra, che intende vederci chiaro per capire se l'esito del voto possa essere stato inquinato da fattori di vario genere. «Al momento solo cento voti ci impediscono di accedere al turno di ballottaggio rispetto ai nostri competitor - spiega de Angelis - che ancora una volta, a differenza nostra, hanno preferito costruire un’armata di liste per ottenere qualche voto in più, sacrificando la concreta possibilità di governare in maniera stabile la città».

Ma intanto la sconfitta del PD ha innescato un terremoto politico nel centrosinistra e la prima conseguenza è stata rappresentata dalle dimissioni del segretario cittadino Nicola Corrado.

«Ho combattuto per costruire una coalizione autenticamente riformista intorno alla figura di una persona preparata e perbene come quella di Massimo de Angelis, e oggi dopo il voto rifarei questa battaglia con ancora più convinzione. - sottolinea Corrado - Resta in me la convinzione di avere agito per assicurare al Partito Democratico di Castellammare, in un momento storico di una difficoltà estrema per noi, una prospettiva di ripartenza, dopo due scioglimenti anticipati del consiglio comunale, dopo le fughe opportunistiche di tante e di tanti, dopo le guerre intestine combattute tra le correnti, dopo la pesante sconfitta delle elezioni politiche. Abbiamo perso, per poche decine di voti, ma abbiamo comunque perso e quando si perde se si vuole essere seri si compiono atti conseguenti. Mi dimetto dalla carica di segretario cittadino, assumendomi tutte le responsabilità di questa sconfitta, anche quelle non mie».