Partirà domani pomeriggio, 16 giugno, da piazza Vanvielli, il “Caserta Pride 2018” che ha come titolo “Ogni bacio una rivoluzione”. E’ il secondo appuntamento che la comunità LGBT si dà a Caserta per sfilare nel mese della fierezza omosessuale, per rivendicare “la libertà sessuale, l’integrità fisica e mentale di ogni singolo individuo, la libertà di coscienza e di espressione, l’accessibilità al lavoro e ai servizi”.
Il concentramento è previsto alle 15 in Piazza Vanvitelli, davanti alla Prefettura di Caserta, mentre il corteo partirà alle 17 per attraversare le principali strade della città e concludersi davanti alla Flora, i giardini che fiancheggiano la Reggia. Qui sono previsti gli interventi dei rappresentanti delle associazioni che aderiscono al Caserta pride”.
“Il Pride a Caserta – dice il presidente di Rain Arcigay Caserta onlus, Bernardo Diana – ha avuto il merito di rompere il ghiaccio tra i casertani e la comunità LGBT. Anche in Terra di Lavoro gay, lesbiche, bisessuali e transgender non devono vivere nell’ombra. Possono e devono lavorare, mostrarsi in pubblico, camminare mano nella mano e scambiarsi un bacio. Tutti dovrebbero sentirsi coinvolti in questa manifestazione – continua Diana - partecipandovi con forza ed entusiasmo. Ognuno di noi può fare qualcosa affinché davvero, innanzi alla legge e negli ambienti sociali, tutti siano liberi ed eguali. Siamo orgogliosi di annunciare, infine, che i fondi raccolti saranno utilizzati per l’apertura del ‘Centro LGBT del Mediterraneo’ a Castel Volturno, in un bene confiscato alla camorra: uno spazio di social housing per le persone LGBT in difficoltà.”
Il concentramento è previsto alle 15 in Piazza Vanvitelli, davanti alla Prefettura di Caserta, mentre il corteo partirà alle 17 per attraversare le principali strade della città e concludersi davanti alla Flora, i giardini che fiancheggiano la Reggia. Qui sono previsti gli interventi dei rappresentanti delle associazioni che aderiscono al Caserta pride”.
“Il Pride a Caserta – dice il presidente di Rain Arcigay Caserta onlus, Bernardo Diana – ha avuto il merito di rompere il ghiaccio tra i casertani e la comunità LGBT. Anche in Terra di Lavoro gay, lesbiche, bisessuali e transgender non devono vivere nell’ombra. Possono e devono lavorare, mostrarsi in pubblico, camminare mano nella mano e scambiarsi un bacio. Tutti dovrebbero sentirsi coinvolti in questa manifestazione – continua Diana - partecipandovi con forza ed entusiasmo. Ognuno di noi può fare qualcosa affinché davvero, innanzi alla legge e negli ambienti sociali, tutti siano liberi ed eguali. Siamo orgogliosi di annunciare, infine, che i fondi raccolti saranno utilizzati per l’apertura del ‘Centro LGBT del Mediterraneo’ a Castel Volturno, in un bene confiscato alla camorra: uno spazio di social housing per le persone LGBT in difficoltà.”