Napoli

Immigrati, la convivenza contro l'odio

(siano)
Il commento
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Chi parla di espellere “le bestie” sa che è una boutade, ma redditizia mentre specula su tensioni reali. La violenza di un ambulante contro un lavoratore della farmacia al Vasto riapre ferite mai sanate a cui non si può opporre altra violenza nei toni e nelle prospettive. C’è violenza, degrado e razzismo, c’è egoismo, cattiveria e reciproca diffidenza. C’è però anche unione, rispetto e strade possibili di integrazione come il mercato interetnico, poco distante, in via Bologna testimonia. C’è sempre un’altra strada alla prima reazione, spesso sconsiderata e negativa.

Chi in nome di un suo interesse fa male ad un altro lo condanniamo, allo stesso tempo cerchiamo pacificazione piuttosto che conflitto, incontro piuttosto che scontro, buonsenso piuttosto che un approccio reazionario e non risolutivo. Anche per questo il 21 giugno alle 18 al Museo Archeologico di Napoli terremo un incontro di accoglienza e solidarietà per una migliore convivenza. Più che chiudere i porti in una malsana e limitata visione dell’umanità proviamo ad aprire strade praticabili e serie alla convivenza. Ci guadagneremo tutti.