Napoli

Potenza, a Viggiano il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa

Il ministro Costa a Viggiano 
Associazioni e movimenti ambientalisti consegnano il dossier sui problemi legati alle estrazioni petrolifere in Val d'Agri
1 minuti di lettura
Un incontro nel quale affrontare i problemi legati all’ambiente e alla salute pubblica della Val D’Agri.  È quanto chiedono le associazioni ambientaliste, tra le quali Mediterraneo No Triv e Osservatorio popolare per la Val d’Agri, al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, a Viggiano (Potenza) in occasione del convegno “Decalogo contro gli incendi. Prevenzione e resilienza” promosso dal Dipartimento nazionale della Protezione civile e coordinato dalla giornalista di origini lucane Carmen Lasorella.
 
Le associazioni hanno organizzato un sit-in all’arrivo del Ministro con l’obiettivo di metterlo a conoscenza dell'impatto che secondo le associazioni l’industria petrolifera ha sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.
 
“Sono qui per ascoltare” ha affermato Costa che a margine dell'incontro ha anche commentato le ultime vicende giudiziarie sulla sanità lucana che vedono il coinvolgimento del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, agli arresti domiciliari: “Attendiamo che la magistratura faccia il suo corso”, ha detto.
 
Il Ministro ha poi preso in consegna la sintesi del “Dossier Basilicata 2018” che movimenti, associazioni, comitati e cittadini lucani hanno redatto per delineare le diverse questioni ambientali presenti in Basilicata, dal petrolio all’ "eolico selvaggio".
 
In una lettera aperta a firma di Antonio Alberti, il movimento Mediterraneo No Triv ha illustrato la situazione di “disastro ambientale in cui versa il Comune di Viggiano e i Comuni della Val D’Agri,  tutta causata dalle estrazioni petrolifere e dall’attività del Cova (Centro Olio Val D’Agri) dell’Eni”. Il movimento fa riferimento alle numerose fiammate anomale provenienti dal Centro Oli, ai dati sul collegamento tra le malattie e le estrazioni petrolifere in Val d’Agri emerse dalla recente Valutazione di impatto sanitario, allo sversamento avvenuto al Centro Oli e all’indagine giudiziaria che vede l’Eni accusata di traffico illecito di rifiuti. Episodi per i quali, secondo il movimento, “è facile individuare Viggiano  come emblema di una situazione ambientale grave”.
Questioni che le associazioni si augurano di affrontare il prima possibile in un incontro specifico alla presenza del Ministro che nella stessa giornata ha fatto tappa a Policoro (Matera).