Napoli

Bagnoli, striscione di contestazione per il ministro Lezzi in visita a Napoli

Lo striscione 
E la ministra fissa un appuntamento con i comitati martedì al Ministero
2 minuti di lettura
"Nuovo governo vecchie usanze, basta accordi nelle stanze" . Con questo striscione il comitato Bagnoli Libera accoglie il ministro del Mezzogiorno Barbara Lezzi in visita a Napoli per un sopralluogo nell'ex Italsider di Bagnoli.

La ministra sta incontrando il sindaco Luigi de Magistris e nel pomeriggio sarà in Regione dal governatore Vincenzo De Luca. I comitati civici contestano alla ministra la scelta di venire in città senza confrontarsi e ascoltare i cittadini.

"Invitiamo, sfidiamo e facciamo un appello al governo a venire a bagnoli e incontrare il territorio - spiega Eddy Sorge di Bagnoli libera -. Cambiano i governi ma le usanze sono sempre le stesse". L'assemblea popolare è critica nei confronti del nuovo governo "che doveva essere a guida M5s, la stessa forza politica - commenta sorge - che diceva di essere contro il commissariamento, l'articolo 33 dello sblocca italia, i piani urbanistici speculativi. Il ministro lezzi, invece, viene a bagnoli senza interpellare il territorio, incontrando le istituzioni nelle stanze chiuse". I comitati chiedono al governo "tempi certi sulle coperture finanziarie e la bonifica, che non è ancora partita, e chiarezza su questo commissariamento". Un gruppo di manifestanti attende l'arrivo del ministro davanti alla porta del parco di Bagnoli..

La ministra arriva alle 14,30 e incontra proprio Eddy Sorge e i rappresentanti dei comitati, che le ribadiscono che "Chi ha inquinato deve pagare".

E la Lezzi con cortesia risponde: "Ho ricevuto la vostra mail, se fissiamo un appuntamento la prossima settimana vi ricevo" e fissa come data martedì alle 15 al ministero. "Vi aspetto  l'ufficio è grande vi aspetto- ha salutato la ministra - Conosco bene l'importanza di un percorso partecipato, io vengo dal Salento".

Al termine del colloquio il ministro è entrata nel parco di Bagnoli per una visita.

"Abbiamo avuto - ha spiegato poi Edoardo Sorge, esponente di Bagnoli Libera - una velocissima interlocuzione con il ministro e si è deciso di vederci martedì a Roma. Andremo in tanti, prepareremo i pullman Noi però ribadiamo che un incontro lo vogliamo anche a Bagnoli, non solo con 'Bagnoli libera' ma con tutto il territorio e quindi per settembre-ottobre chiediamo con urgenza un incontro con il governo in cui si faccia chiarezza sui fondi per le bonifiche e le coperture finanziarie, su a che punto sta Invitalia con le bonifiche, su quali sono le gare d'appalto e soprattutto le forme di controllo popolare perché non avvenga ancora quello che è successo in questi anni".

Sorge ha apprezzato che Lezzi "sia venuta qui per incontri ma poi il ministro ci ha ripensato",e ha fatto appello "alle tante famiglie, ai lavoratori, ai disoccupati di Napoli, questa partita la possiamo vincere non avendo fiducia di nuovi o vecchi governi  quindi martedì andremo tutti a Roma e per settembre vogliamo una mobilitazione popolare per dire a questo governo che bisogna fare presto e bene con bonifiche reali sotto controllo popolare".

• LA SFIDA
"La sfida è difficile ma possibile: dobbiamo restituire quest'area alla città e ai suoi abitanti". Lo scrive su Twitter il ministro per il Sud Barbara Lezzi, postando una foto della sua visita di oggi all'area dell'ex Italsider di Bagnoli.

 Giunta a Napoli in mattinata, Lezzi ha avuto un incontro con il sindaco Luigi de Magistris. I due si sono confrontati, per circa 30 minuti, sui dossier aperti, in particolare sul rilancio di Bagnoli-Coroglio. L'ex pm ha definito il colloquio "proficuo e costruttivo", e ha sottolineato la necessità che "in legge di bilancio si trovi la copertura per la bonifica integrale di Bagnoli, perchè è un obiettivo strategico e non si può neanche immaginare che il Governo non la finanzi".Sempre in mattinata, il ministro ha visitato il teatro San Carlo e con il soprintendente Purchia ha incontrato i lavoratori, accompagnata da Nastasi, ex commissario straordinario del teatro e ora membro del cda. In un post su facebook il ministro ha definito il San Carlo "un modello di buon utilizzo dei fondi che arrivano da Bruxelles", e si è impegnata perchè ci siano "molti più 'casi' come questo".