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Avellino: l'aula boccia il sindaco Cinque Stelle, lui minaccia la gogna per gli avversari

Ciampi 
Saltano i concerti del ferragosto in città, il primo cittadino Ciampi pubblica i nomi di chi ha votato contro e annuncia: “Le loro facce sui 6x3 in giro per la città, ecco chi affossa Avellino”
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Niente concerti per il ferragosto ad Avellino. Il sindaco del M5S, Vincenzo Ciampi, eletto al ballottaggio ma senza maggioranza in consiglio comunale, viene battuto in aula. Lui puntava a una variazione di bilancio per il via libera alla festa cittadina ma un pezzo di opposizione ha detto no. E il sindaco ora minaccia la gogna per i suoi avversari: “Faremo girare per la città dei 6x3 con le facce e con i nomi dei consiglieri che hanno privato Avellino della sua festa storica”, scrive in un lungo post su Facebook che ha suscitato la rabbiosa reazione dei consiglieri comunali ma anche lo sconcerto del popolo del web. Il caso era stato sollevato dall'esponente della sinistra avellinese, la consigliera Nadia Arace (Si Può), che aveva evidenziato forti dubbi sulla legittimità della procedura seguita.

E anche lei viene attaccata dal sindaco: “Un consigliere (che alle elezioni ha preso il 3%) ha presentato una pregiudiziale per far cadere tutto il lavoro fatto e, peggio di tutto, far cancellare il Ferragosto e tutto il programma degli eventi avellinesi. Eventi che avrebbero portato migliaia di persone in città con tutti i vantaggi per i commercianti, bar, ristoranti, pronti ad accogliere questa boccata d'aria più che mai necessaria in questi tempi di crisi”. Ciampi fa i nomi degli otto consiglieri comunali che hanno bocciato il ferragosto avellinese. E accusa: “Questi signori per un capriccio politico vogliono affossare la città capoluogo”.

Sul web la prima a replicare è stata Nadia Arace: “È grave da parte di un sindaco alimentare questo clima di odio. L’atto portato in aula era illegittimo, inutile coprire questa furbizia, con il piglio autoritario e tendenzioso dei tempi bui del fascismo, ricattando e intimidendo le minoranze e negando i diritti che la legge ci riconosce. Capisco che Ciampi pensi che il Consiglio, come il Parlamento, sia da superare, ma la democrazia, così come la trasparenza di cui si riempiono la bocca, è ancora un valore in questo Paese. E non c’è alcuna negoziazione possibile sul rispetto delle regole. Se Ciampi ha a cuore, così come dice, il Ferragosto – conclude Arace - perché non assumersene la responsabilità con una delibera di Giunta? Perché scaricare illegittimamente le responsabilità su 5 neo-eletti consiglieri?”. Gli altri consiglieri hanno reagito con una conferenza stampa. Insomma, clima di fuoco al comune di Avellino.