Napoli

Diabaté, il gigante maliano che vuole segnare anche alla Juve

Cheick Diabaté 
Tre gol in quattro partite, il centravanti delBenevento alto 1 metro e 94 centimetri non vuole fermarsi. Alle spalle una storia triste, Vigorito lo ha scovato in Turchia dove si stava perdendo fallito
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Ormai è già l'idolo dei tifosi. E pensare che quando a gennaio il presidente Vigorito lo andò a pescare in Turchia in molti bocciarono frettolosamente l'operazione di mercato. Adesso è lui Cheick Diabaté, gigante di 1 metro e 94 centimetri, professione centravanti, ad aver riacceso l'entusiasmo del Benevento in una piazza depressa, che ha ripreso a emozionarsi grazie alla travolgente vittoria sul Verona firmata con una doppietta dal gigante maliano.

Alle sue spalle una storia triste, quando aveva 13 anni perse la madre, poi ha assistito alla morte di un amico, del fratello e di suo padre, una serie di lutti che lo hanno spinto lontano da casa. Ma non si è mai piegato alle avversità. “Non è finita”, ha detto lui a fine gara, interpretando al meglio il vangelo del tecnico De Zerbi, che non vuole mollare mai anche se la classifica non lascia speranze. Un passato glorioso nel campionato francese con Metz, Bordeaux (66 gol e una Coppa di Francia) e Nancy, Vigorito lo ha portato in Italia dopo la deludente esperienza con la squadra turca dell' Osmanl?spor: poche partite e nessun gol.

Una scommessa del presidente Vigorito, che ora comincia a dare i suoi risultati: superati gli iniziali problemi fisici, l'attaccante ha messo a segno tre reti in quattro partite, risolvendo l'astinenza da gol dei giallorossi. Ed è stato lui a caricare la squadra verso lo scontro con la Juve: “Niente è impossibile, proveremo a vincere”, ha annunciato l'attaccante che De Zerbi avrebbe voluto sostituire nella ripresa contro il Verona, anche perché le sue condizioni fisiche non sono ancora ottimali.

Lui l'ha pregato di lasciarlo in campo e l'ha ripagato poi con una doppietta formidabile. L'attaccante francese ha già stregato tutti i tifosi, come testimoniano i numerosissimi foto su Facebook che lo osannano, con una velata punta d'ironia sulle squadre punite: Verona e Crotone. Il “Croyez-moi, c'est pas fini” (credimi, non è finita) ai microfoni di Sky, pronunciato dal gigante del gol dopo la vittoria sul Verona carica di attese la vigilia della sfida con la Juventus. E Diabaté vuole provaci ancora. Perché lui ci crede davvero: “Niente è impossibile”.