A nord della Striscia si estendono grandi coltivazioni di fragole e nei mercati i venditori hanno apposto orgogliosamente sui frutti l’etichetta “Palestine”, in modo che anche gli stranieri presenti sappiano il luogo di produzione
di Patrizia Cecconi
Gaza, 21 marzo 2019, Nena News – E’ tempo di fragole in Palestina. E le fragole più buone che si conoscano vengono dalla striscia di terra più martoriata della Palestina, la Striscia di Gaza. I mercati ne sono colmi. Sono grandi, profumate e particolarmente saporite. Vengono dal terreno sabbioso che contrariamente a quel che si pensa, è tra i più fertili al mondo. E’ la stessa sabbia del Sinai, quella che con due gocce d’acqua si riveste di verde facendo germogliare le migliaia di semi dormienti sotto la sua superficie.
A nord della Striscia, in particolare a Beit Lahya si estendono grandi coltivazioni di fragole e nei suq alcuni venditori hanno apposto orgogliosamente sui loro frutti l’etichetta “Palestine”, in modo che anche i pochissimi internazionali presenti sappiano il luogo di produzione e non lo attribuiscano allo Stato che dice di aver fatto fiorire giardini dove c’era il deserto.
Le fragole di Gaza sono realmente una specialità. Diverse fattorie locali da molti anni hanno cambiato lo stile di coltivazione di questa pianta appartenente alla famiglia delle rosacee e la fanno crescere sospesa e non sul campo, in questo modo non c’è bisogno di pesticidi e il consumo di acqua dolce, preziosa più dell’oro da quando Israele ha deviato o distrutto le canalizzazioni rendendo il 95% dell’acqua non potabile, è notevolmente ridotto.
I gazawi sono così abituati alle loro fragole che le ritengono originarie di questa terra al pari del saber (il ficod’india) o del pomodoro, che invece sono qui solo da cinque secoli. Le fragole sono qui da ancor meno tempo e, come il saber o il pomodoro, arrivano dall’America, il continente che ha patito il più grande genocidio della storia e dove la pulizia etnica contro gli autoctoni è stata così feroce che ogni tanto sarebbe bene ricordarlo.
Ma in realtà in Europa le fragole si conoscevano già dall’antichità, ma non queste, queste sono un ibrido spontaneo felicemente creatosi dall’incontro tra la Fragaria virginiana proveniente dal Nord America e la Fragaria chiloensis proveniente dal Cile con incroci successivi con la Fragaria vesca, cioè la fragolina selvatica o fragolina di bosco conosciuta già dai Romani e ancor prima.
Che si conoscessero dall’antichità ce lo raccontano i miti che ritroviamo nelle “Metamorfosi” di Ovidio e che narrano una storia di amore e dolore dovuta alle ire degli dei, sempre molto umani in questo, che portarono alla morte di Adone, amato da Venere e ucciso da Marte per gelosia. Le lacrime di dolore di Venere si fusero col sangue di Adone e, cadendo a terra, fecero crescere dei piccolissimi frutti a forma di cuore e di colore rosso, come ogni passione: le fragoline di bosco.
Botanicamente parlando le fragole sono dei “falsi frutti”, in quanto non è l’ovario che si ingrandisce portando al suo interno i semi, ma è il calice fiorale che si ingrandisce tenendo i frutti tutt’intorno, e quei frutti sono gli acheni, cioè i puntini che circondano la superficie della fragola e che comunemente vengono detti semi.
Insomma un “frutto” strano e molto attraente che già dal suo profumo affascina, ma del quale pochi conoscono le notevoli proprietà medicinali e nutritive. Pochi sanno, infatti, che questo piccolo vegetale, sia nella specie selvatica che in quella coltivata, attiva il metabolismo, contrasta l’invecchiamento cellulare, riduce l’ipertensione, fluidifica il sangue ed ha molte altre proprietà dovute ai suoi numerosi principi attivi, quali magnesio, potassio, vitamina A, B1, B2 e vitamina C in misura tale che 4 fragole valgono un’arancia. Inoltre non contengono amidi, anzi ne contrastano l’assorbimento e quindi sono utili contro il diabete. E’ stato anche appurato che hanno funzione detossicante cerebrale e, grazie al contenuto di acido folico, aiutano la memoria e contrastano la demenza senile. Inoltre possiedono xilitolo, cioè un elemento che previene il formarsi della placca dentale e uccide i germi che producono alitosi. Infine producono serotonina la quale migliora l’umore e qui, nella Striscia di Gaza, tra bombardamenti, disoccupazione, povertà e assedio, questa funzione sembra proprio un dono degli dei. O di Allah, o della natura come si preferisce credere!
Dal punto di vista officinale ed estetico l’uso di questa pianta, in forma di maschera di bellezza o di tisane depurative, antireumatiche e regolatrici delle aritmie cardiache è facilmente ottenibile senza bisogno di sofisticate attrezzature. Una maschera idratante e nutriente con effetti immediatamente visibili si ottiene semplicemente frullando alcune fragole con un cucchiaio di latte e un cucchiaino di miele e spalmando sul viso questa crema per una ventina di minuti un paio di volte a settimana.
Le tisane ottenute da foglie e rizomi sono anch’esse semplicissime da preparare. Un cucchiaio di foglie e radici essiccate in infuso per 5 minuti in 200 mml di acqua bollente per tre volte al giorno procura un effetto diuretico, depurativo, remineralizzante e antidissenterico. Se ripetuto per quindici giorni è un valido ausilio contro i reumatismi oltre ad essere un importante ipoglicemizzante, regolatore del colesterolo e antitumorale grazie ai suoi principi attivi che contrastano l’azione dei radicali liberi.
Concludiamo osservando velocemente l’aspetto di questa pianta dai bei fiori bianchi composti di 5 petali, generalmente ermafroditi e quindi autofertili. Le sue foglie sono composte e divise in tre foglioline seghettate e ovali, il fusto è stolonifero e, allungandosi su terreno adatto come quello naturalmente sabbioso e sciolto di Beit Lahya, dà vita a nuove piante che daranno a loro volta vita a nuovi frutti anche se verranno tagliati dalla pianta madre, come succede in questa regione costantemente martoriata, il cui popolo da tempo infinito moltiplica i suoi figli resistendo incredibilmente a ogni avversità e a ogni periodico massacro. Proprio come le fragole di Gaza! Nena News