La giuria della Berlinale, tra streaming e tradizione

Tra i film in concorso Elisa y Marcela di Isabel Coixet, che segna l'ingresso di Netflix alla 69ma Berlinale. Ad assegnare i riconoscimenti la giura la giuria presieduta dall’attrice premio Oscar Juli


C’è una rivoluzione in atto, ma il cinema sopravvivrà. Presenta così alla stampa la 69ma edizione della Berlinale Dieter Kosslick e dice addio al ‘suo’ festival con una previsione ottimista: “Lo streaming sta stravolgendo il mondo audiovisivo. Questo è chiaro. Ma io credo che il cinema resterà. Ritengo che si arriverà a una coesistenza”. Kosslick ha dovuto render conto della scelta di quest’anno di accettare fra i film Elisa y Marcela di Isabel Coixet, che segna l’ingresso di Netflix al concorso di Berlino. “Noi accogliamo film adatti alle sale cinematografiche, e questo rispettava il criterio. Altrimenti non lo avremmo accettato. C’è un dibattito aperto sullo streaming, col quale deve confrontarsi ovviamente anche la Berlinale”, ha aggiunto.

Un dibattito con cui si dovrà confrontare  la giuria internazionale presieduta dall’attrice premio Oscar Juliette Binoche insieme agli altri membri della giuria: il critico cinematografico del Los Angeles Times Justin Chang, l’attrice tedesca Sandra Hüller (Toni Erdmann, In the Aisles), il regista cileno Sebastián Lelio (A Fantastic Woman), il curatore museale Rajendra Roy e l’attrice e produttrice britannica Trudie Styler. Per molti di loro la Berlinale ha segnato una importante svolta di carriera: Sandra Hüller nel 2006 ha vinto l’Orso d’Argento per Requiem di Hans-Christian Schmid, ed è apparsa poi negli anni successivi in diversi film a Berlino tra cui, nel 2018, il bel In the Aisles  di Thomas Stuber. Presentato in anteprima mondiale a Berlino (Generation) nel 2017 l’esordio alla regia di Trudie Styler, Freak Show, così come, nello stesso anno, anche A Fantastic Woman di Sebastián Lelio, pellicola che ha vinto poi l’Oscar per il miglior film in lingua straniera.

Ad aprire il festival quest’anno The Kindness of Strangers scritto e diretto della regista danese Lone Scherfig. Tra gli altri film L’archivio segreto del ghetto di Varsavia di Roberta Grossman: “Farò entrare gratis tutti i membri di Afd (il partito dell’ultradestra tedesca) e tutti i loro deputati. Sono personalmente invitati da me, pagherò ogni biglietto. Ma è decisivo che lo vedano”, ha dichiarato Kosslick alla stampa tedesca.

Carmen Diotaiuti
30 Gennaio 2019

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