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Il Pd: «Zaia introduca l’addizionale sui redditi sopra 75 mila euro»

VENEZIA. Bilancio della Regione, il PD va controcorrente e lancia l’addizionale sui redditi over 75 mila euro per recuperare 50 milioni e destinarli al sostegno della famiglia. Stefano Fracasso,...

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VENEZIA. Bilancio della Regione, il PD va controcorrente e lancia l’addizionale sui redditi over 75 mila euro per recuperare 50 milioni e destinarli al sostegno della famiglia. Stefano Fracasso, capogruppo a palazzo Ferro Fini sa che la strada è in salita ma lancia il guanto della sfida alla giunta Zaia: «In attesa della trattativa sull’autonomia, la Lega prenda atto che anche in Veneto il ceto medio soffre e il preoccupante calo demografico è frutto dell’erosione dei redditi e delle politiche di sostegno al sociale: quando una famiglia deve pagare una retta di 2400 euro al mese e ha i figli da mandare a scuola, deve fare i salti mortali per far quadrare i conti. Basta con la demagogia della flat tax di Salvini al 15 per cento per racimolare voti, il Veneto è l’ unica regione italiana che non ha l’addizionale cancellata da Galan».

E chi la dovrebbe pagare questa tassa di solidarietà in una stagione che sta bruciando le tappe per il voto del 2018? «I ricchi, soli i ricchi», ribatte Fracasso, «chi ha un reddito oltre 75 mila euro l’anno può versare un contributo di 60 euro al mese: sono appena 63 mila contribuenti su 2,6 milioni. Per queste fasce si tratta di rinunciare a una cena al ristorante per versare un contributo di solidarietà che la Regione metterà nel suo bilancio. Basta con la demagogia, Zaia si dimostri pronto a raccogliere la nostra proposta che può dare un futuro al Veneto: qui spendono soldi per i presepi ma bisogna aiutare le famiglie vere, in carne ed ossa».

E i 50 milioni a quali servizi vanno destinati? Il pacchetto delle proposte illustrato da Bruno Pigozzo, Orietta Salemi e Francesca Zottis parla di sostengo alle rette degli asili nido, alle borse di studio per gli universitari, agli anziani e disabili, agli affitti residenziali e al trasporto pubblico. La novità più importante arriva dal reddito di inclusione, come ha ricordato Claudio Sinigaglia: «Il primo gennaio entra in vigore il reddito d’inclusione sociale (Rei). In Veneto abbiamo 100mila famiglie in condizioni di povertà e circa 30mila che utilizzeranno il Rei. La legge dà la facoltà alle Regioni di incrementare il Fondo povertà, con ulteriori 12 milioni avremmo 10mila contributi integrativi».

A rincarare le dose ci pensano Graziano Azzalin e Andrea Zanoni. «Vogliamo stanare Zaia e capire se è amico di tutti i veneti o solo di quelli più ricchi. Mesi fa la giunta veneta voleva tassare tutti i redditi superiori a 28mila euro (pari a 600mila contribuenti) per garantire 300 milioni a una ditta che in quel momento non sapeva come terminare la Pedemontana. Ora il problema è risolto con il bond collocato sul mercato e il piano del Pd tocca appena il 2% dei contribuenti veneti», dice Azzalin.

«È una proposta che va nella direzione di una maggiore equità e che ci mette al pari delle altre Regioni. La nostra manovra» conclude Zanoni, «può essere un passo importante per un Veneto più giusto».

Il dossier verrà presentato oggi in aula, nel corso del consiglio regionale che porterà all’approvazione del Def 2018-20. L’assessore Luca Forcolin lo può ignorare oppure, dopo il clima di concordia nato attorno al referendum sull’autonomia, lo può passare al vaglio dei partiti di centrodestra. «Il Veneto è bloccato, l’uscita dalla crisi nata nel 2008 ha inciso profondamente sul tenore di vita, molti anziani non riescono ad affrontare le spese sanitarie», conclude Fracasso. La battaglia vera comincia oggi sui banchi del consiglio regionale. Nel Pd mancava Alessandra Moretti, impegnata a Roma a “Un giorno da pecora”. In studio con lei c’era Alberto Brignoli, il superportiere del Benevento, autore del gol strepitoso che ha regalato il primo punto alla sua squadra contro il Milan. Quando Giorgio Lauro ha chiesto a Brignoli se è più facile che Renzi torni premier o il Benevento non retroceda e ha vinto la seconda ipotesi la Moretti è insorta. Strepitosa la chiusura: il Divino Otelma voleva sondare le stelle per capire se Alessandra nel 2018 si risposerà... Apriti cielo. E l’addizionale da 60 euro in Veneto? «A Renzi non risulta, lui vuole tagliare le tasse e regala gli 80 euro», direbbe il Mago. (al.sal.)

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