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Rossi: «Mano tesa a Zaia su holding autostradale e il tesoro Marmolada»

L’INTERVISTAVuoi vedere che la pax autostradale porrà fine, o comunque sospenderà anche la “guerra della Marmolada”? Oggi a Roma s’incontrano dal ministro Danilo Toninelli, Luca Zaia e Massimiliano...

Francesco Dal Mas
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L’INTERVISTA

Vuoi vedere che la pax autostradale porrà fine, o comunque sospenderà anche la “guerra della Marmolada”? Oggi a Roma s’incontrano dal ministro Danilo Toninelli, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, governatori rispettivamente del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, Ugo Rossi e Arno Kompatscher, presidenti di Trento e Bolzano. Alla vigilia Rossi tende la mano al Veneto dopo l’intervista con Zaia pubblicata ieri dal nostro giornale.

Presidente Rossi, vi incontrate per firmare la “pace della Marmolada”?

«No, semmai la pax autostradale. O meglio: sulla necessità di un’unica holding autostradale per il Nordest fra di noi non ci sono mai stati dubbi. Quindi, avanti tutta. Ci auguriamo che sia della partita anche il ministro Toninelli, ma mi pare di sì, non fosse altro perché Zaia e Fedriga fanno autorevolmente parte di questo governo».

Sulla Marmolada, invece, nemmeno un armistizio?

«Io e Luca siamo amici. Gli dirò, in amicizia, che non è piantando una bandierina a Punta Rocca che si possa far rientrare una sentenza. Le sentenze si applicano, non si discutono».

Sui confini Trento non farà alcun passo indietro?

«Nessuno, ne farà invece uno avanti sul piano di riqualificazione della “regina delle Dolomiti“. Noi abbiamo presentato, ancora l’anno scorso, un programma di sviluppo complessivo della Marmolada. L’abbiamo sottoposto al Veneto per la firma. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta, anche se in quel contesto è previsto l’allungamento dell’impianto della società Vascellari, da punta Serauta verso valle. Anzi, una risposta c’è stata: il ricorso di Vascellari contro la Provincia per i vincoli posti».

Rocca Pietore e Vascellari temono la funivia che vorreste per salire da passo Fedaia a Punta Rocca.

«Al momento non esiste alcun progetto in tal senso. Ma è evidente che non possono rimandare al mittente le istanze che mi arrivano dalla comunità locale. Mettiamo tutti intorno ad un tavolo e discutiamone. Senza remore».

È vero che potrebbero saltare la partecipazione alla candidatura olimpica per il 2026 o il ritiro della disponibilità per il Fondo dei Comuni di confine?

«No, è falso. Condividiamo la candidatura di Zaia, vogliamo portarla avanti. La confusione c’è già nel governo. Noi ci limitiamo a offrire tutto il possibile, ma abbiamo detto al presidente del Veneto che non siamo disponibili per nuovi impianti».

E il Fondo dei Comuni di confine?

«I 40 milioni che Trento passa ai Comuni confinanti sono legge, come lo sono i 40 di Bolzano. Noi le leggi le rispettiamo, quindi continueremo a finanziare il Fondo».

Resta però il nodo del confine sul ghiacciaio.

«Lo sa anche Zaia che è immodificabile. Lo sa pure lui che l’accordo Dellai-Galan non era giuridicamente efficace. Quindi poteva astenersi dalla “conquista’“della Marmolada».

Se troverete la quadra sulla holding autostradale, sarà più facile individuarla sulla Marmolada?

«Con Zaia ritengo proprio di sì. L’importante è chiudere sul pacchetto di valorizzazione del ghiacciaio, lasciando perdere il contenzioso». —

Francesco Dal Mas

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