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Cipressa: «In Cina per vincere tutto»

Scherma. Il ct del fioretto azzurro svela la squadra per il Mondiale. «Ma ai maestri veneti dico: basta campanilismi»

di Simone Bianchi
2 minuti di lettura

MESTRE. Non fosse stato per il fioretto, gli ultimi Europei di Novi Sad sarebbero andati in archivio con uno tra i peggiori bilanci di sempre per la scherma azzurra. Un oro, tre argenti e due bronzi sono stati la dote del commissario tecnico del fioretto, il veneziano Andrea Cipressa, cui vanno sommati l’argento a squadre della sciabola maschile e il bronzo a squadre della spada maschile. Tuti gli altri non pervenuti, con spada e sciabola che faticano nel ricambio generazionale.

Allora ecco che all’Europeo in terra serba si sono esaltati i fiorettisti con l’oro a squadre femminile, gli argenti di Errigo, Garozzo e la squadra maschile, così come i bronzi di Avola e Volpi. Di mezzo lo strapotere russo che ha imitato l’Italia dell’Europeo 2017, portando a casa sei titoli sui dodici disponibili. «Strapotere russo perché loro ci tengono sempre moltissimo agli Europei, e non hanno il problemi di campionati nazionali pochi giorni prima, come avviene invece in Italia, andando a spezzare la preparazione», analizza Andrea Cipressa.

«Lo scorso anno avevamo stravinto noi, ma francamente bastava anche una stoccata di differenza in nostro favore per cambiare alcuni risultati in Serbia. Però non è un problema, alla fine conta moltissimo il Mondiale, e ci rivedremo tutti in Cina tra tre settimane dove partiremo ancora per vincere tutto, come sempre».

Prima ci sarà un collegiale a Roma, quindi il 15 partenza per l’Asia. I convocati del fioretto saranno quasi gli stessi visti a Novi Sad, con la differenza che stavolta le riserve andranno via con il gruppo. Quindi anche la veneziana Erica Cipressa partirà per la Cina con il fioretto femminile.

«Ci sarebbero altrimenti troppi problemi di visto e di fusi orari, è bene che i ragazzi di “scorta” siano con noi», aggiunge il Ct azzurro.

«Erica avrà la possibilità di mettersi alla prova nei Giochi del Mediterraneo prima si venire con noi in Cina, cosa che manterrà nella giusta tensione agonistica. E poi si merita anche quella vetrina dopo la stagione che ha fatto. Da Novi Sad mi porto dietro un Garozzo che ha dimostrato di esserci quando conta, soprattutto in una stagione in cui ha subìto un delicato intervento chirurgico, ma anche Avola e la Errigo sono stati bravissimi, senza dimenticare la stoccata decisiva della Volpi allo scadere della prova a squadre femminile che è valsa l’oro» .

Il futuro come sempre parla però il dialetto veneto, Martina Favaretto in testa. «I maestri veneti devono capire che per il bene del movimento si devono superare certi campanilismi», avverte Cipressa, «da questa regione il fioretto italiano può solo ricevere grande aiuto. Martina Sinigalia si sta ritrovando, Claudia Borella ha fatto vedere buone cose, Elisabetta Bianchin ha avuto difficoltà ma ripartirà, e Martina Favaretto a settembre la rivedremo anche in Coppa del Mondo, con impegni che saranno decisi assieme alla sua famiglia, per aiutarla a crescere nel modo migliore».

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