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Film sotto l'Albero: i cinepanettoni si fanno in tre e Dickens inventa il Natale

Film per tutti i gusti: da “Poveri ma ricchissimi” alle vacanze a Santo Domingo Attesa per “The greatest Showman” e “Tutti i soldi del mondo” di Ridley Scott

di Michele Gottardi
2 minuti di lettura

VENEZIA. Le feste natalizie sono ancora uno dei momenti più importanti per il box-office delle sale cinematografiche, anche se è noto che i film migliori – o semplicemente quelli più attesi dagli spettatori più interessati – escono lontano da pandoro e spumante.

Vediamo quindi cosa passerà sugli schermi di Venezia, Mestre e dintorni. Immancabili anche quest’anno i cosiddetti cinepanettoni, sintesi della volgarità italiota, che vengono riproposti annualmente da quasi quarant’anni. Quest’anno ce ne sono addirittura tre: “Natale da Chef” di Neri Parenti con Massimo Boldi e “Poveri ma ricchissimi”, di Fausto Brizzi con Christian De Sica. Forse per arginare la fuga delle due star del “genere”, Aurelio De Laurentis, paròn della Filmauro e del Napoli, confeziona “Super Vacanze di Natale”, mix di Paolo Ruffini, di 35 anni di malcostume nazionale da Londra a Miami o a New York, sul Nilo, in Sudafrica, a Rio, col boss e in crociera, a Cortina e a Santo Domingo.

Non mancano nemmeno i cartoon: esce “Ferdinand”, di Carlos Saldanha, storia di un possente toro da corrida dal cuore tenero, mentre il 28 dicembre uscirà “Coco”, animazione musicale messicana della Disney, che vede protagonista Miguel, un ragazzino appassionato di musica e della popolare festa del Dìa de Muertos.

Un vero musical è invece “The greatest Showman”, diretto da Michael Gracey, con Hugh Jackman e Rebecca Ferguson, in uscita il giorno di Natale, un biopic sulla vita di P. T. Barnum, il grande circense che progettò un enorme circo a tre piste, con ventimila posti a sedere. Dramma e buoni sentimenti in “Wonder”, di Stephen Chbosky con Julia Roberts, che racconta la storia di August “Auggie” Pullman, bambino affetto dalla Sindrome di Treacher Collins in procinto di frequentare la quinta elementare in una scuola pubblica locale. Costretto precedentemente a studiare a casa a causa dei numerosi interventi chirurgici al viso, è la prima volta che August si unisce a una classe di coetanei, mangia alla mensa della scuola o parte in campeggio coi compagni. Sarà accettato o, piuttosto, farà fatica ad accettare gli altri? Miele e lacrime in vista.

Charles Dickens a Natale ci sta come il panettone: questa volta nessun Ebenezer Scrooge – magari in versione disneyana – ma addirittura un film che ricostruisce con fantasia e ironia la nascita del “Canto di Natale”: “Dickens – L’uomo che inventò il Natale” di Bharat Nalluri.

Reduce dal fallimento di tre romanzi, con un colpo da maestro Dickens trae ispirazione dalla pagina immacolata che lo spaventa, e inizia a scrivere di tetti imbiancati e alberi di Natale. Isolandosi dal mondo, e in sei settimane produce il suo classico.Il 28 dicembre, escono anche il dramma di Fernan Ozpetek, “Napoli velata” – con Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi, in una Napoli sospesa tra magia e superstizione, racconto di un mistero che avvolge l’esistenza di Adriana travolta da un amore improvviso e un delitto violento – e la commedia “Come un gatto in tangenziale” di Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Antonio Albanese, cassiera lei, intellettuale militante lui con il comune intento di far rompere il fidanzamento dei rispettivi figli.

Il tutto in attesa dell’uscita (4 gennaio 2018) di “Tutti i soldi del mondo”, il film di Ridley Scott sul rapimento di Paul Getty III, nel 1973.

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