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Mille immigrati del Bangladesh in corteo: "Stop stragi a Rohingya"

Manfiestazione in centro a Mestre contro le violenze che stanno avvenendo in Myanmar (Birmania)

Carlo Mion
1 minuto di lettura

MESTRE. Oltre mille cittadini bangladeshi hanno manifestato per le vie di Mestre contro la strage di Rohingya che sta avvenendo in Myanmar. Il corteo partito dalla stazione ferroviaria è terminato in piazzetta Coin. A sfilare non solo bangladeshi di religione musulmana, ma anche appartenenti ad altre confessioni.

La manifestazione aveva lo scopo di attirare l'attenzione su un genocidio di cui si sa poco. La tragedia dei Rohingya, riguarda un popolo senza diritti perseguitato e in fuga dalla ex Birmania. Solo nella prima settimana di settembre, secondo stime dell’Onu, circa 50 mila musulmani Rohingya hanno cercato di lasciare lo Stato del Rakhine, dove è in corso un’azione di «pulizia anti-insurrezione» da parte dell’esercito birmano a seguito di attacchi a posti di polizia lanciati dai miliziani dell’Arakan Rohingya Salvation Army. Colonne di civili si sono messe in marcia verso un’improbabile salvezza, perché anche le autorità del Bangladesh cercano di bloccare il loro flusso, dopo che già trecentomila sono arrivati nell’ultimo anno.

La manifestazione dei bengalesi a Mestre

Dal 25 agosto, quando sono ripresi gli scontri tra esercito e insorti, interi villaggi dei Rohingya ksono stati spopolati, dati alle fiamme dai soldati e anche dai guerriglieri: la popolazione, si è verso il Bangladesh. Centinaia, soprattutto donne e bambini, sono annegati nell'attraversamento il Naf, fiume che separa i due paesi. I Rohingya sono un gruppo etnico prevalentemente musulmano di circa ottocentomila persone, che abitano il Rakhine, la regione più povera del Myanmar. Arrivarono in questa regione al seguito dei britannici ai tempi dell’Impero delle Indie ma non sono mai stati accettati dalla maggioranza buddista della Birmania.

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