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Vigilia di Natale in famiglia porte aperte ai senzatetto

Iniziativa promossa da don Capovilla e dalla Caritas, sono già venti le adesioni. Le testimonianze: «Felici di poter regalare un po’ di serenità agli ospiti»

di Alessandro Abbadir
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MARGHERA. Pranzo in famiglia alla vigilia di Natale con ospite un senzatetto del dormitorio Caritas di Marghera. Questa la bella e rivoluzionaria iniziativa in programma per i 20 ospiti che si trovano nella struttura in via Mameli all’ex scuola Edison. Un’iniziativa che punta ad allargarsi anche agli ospiti che ogni giorno, e sono un’altra quarantina di bisognosi, fruiscono del servizio mensa. A volere l’iniziativa sono stati don Nandino Capovilla parroco della chiesa del rione della Cita, e Francesco Vendramin responsabile del dormitorio. «Non à la prima volta che lo facciamo», spiega don Nandino, «però resta un’idea rivoluzionaria.

«Chi ospiterà i senzatetto lo farà nel classico pranzo della vigilia Natale, quello del 24 dicembre. Un pranzo per tradizione allargato agli zii, ai nonni, e in questo caso anche a un senzatetto», prosegue il parroco, le famiglie accoglieranno in un momento di raccoglimento una persona del dormitorio». Dell’iniziativa parla anche Francesco Vendramin. «I nostri ospiti», spiega il responsabile Caritas, «sono entusiasti di poter partecipare a questi pranzi natalizi e lo sono anche le famiglie di Marghera e Malcontenta che li ospiteranno il 24 dicembre. Si sentiranno in questo modo accolti e accettati in una famiglia del quartiere, in un momento in cui per queste persone il senso di solitudine si fa più forte. La raccolta delle adesioni è partita da qualche giorno, con il coinvolgimento di circa venti persone. Oltre agli ospiti fissi del dormitorio puntiamo anche a far partecipare diverse persone di quelle che godono del nostro servizio mensa». Felici di poter ospitare le persone in difficoltà le famiglie di Marghera e Malcontenta che accoglieranno i senzatetto in casa. «Lo spirito del Natale», spiega Antonio Chinellato, «è quello di dare luce all’anima in uno spirito di fratellanza e condivisione. Non è certamente quello dei grandi acquisti e dei richiami consumistici. Proprio per questo abbiamo subito aderito all’iniziativa Caritas e di don Nandino, sicuri di fare un Natale con un autentico spirito cristiano». La pensa così anche Fiorella Santello. «In questo periodo le persone disagiate soffrono più degli altri la solitudine e la marginalità», dice, «La nostra famiglia è sempre stata aperta e allargata ai bisogni degli altri in tutto il periodo dell’anno. Farlo a Natale ci viene ancora più naturale». In questi giorni sempre a Marghera, una cinquantina di volontari della Caritas che gestiscono diversi centri di aiuto sparsi in tutti i rioni hanno preparato circa 250 pacchi con vestiti alimentari e medicinali che saranno distribuiti a domicilio.

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