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Mestre, chiesa imbrattata da minorenni. Il conto ai genitori

I tre ragazzi sono entrati in azione dopo una festa da amici. Riconosciuti dalle telecamere, dialogo tra parroco e famiglie

di Simone Bianchi
2 minuti di lettura
TRIVIGNANO. Grazie alle telecamere di sorveglianza sono stati individuati i tre minorenni che hanno imbrattato i muri della chiesa di Trivignano, e ora le famiglie pagheranno la ridipintura. Non sono state necessarie denunce alle forze di polizia, ma solo un costruttivo dialogo tra il parroco e i genitori per capire l’accaduto, mediare e risolvere la situazione.

Tutto risale all’8 dicembre scorso, quando alla messa del mattino alcuni fedeli si accorsero, informando poi il parroco don Claudio Gueraldi, che all’esterno della chiesa erano stati fatti disegni e scritte con bombolette spray. Un brutto risveglio per la comunità di Trivignano, che già alcuni anni fa era stata costretta a fare i conti con gli escrementi lanciati contro la statua della Madonna nel capitello che si trova ai piedi del cavalcavia che porta a Zelarino. In quella occasione non si riuscì a risalire ai responsabili, e furono necessari dei lavori di completa ristrutturazione del capitello mariano di cui si fece carico la comunità, per poterlo riportare alla sua normale condizione. Gli escrementi danneggiarono sia la statua che le pareti interne e quelle esterne. Per fortuna, però, stavolta c’erano le telecamere di sorveglianza puntate verso l’esterno della chiesa di San Pietro, e che hanno immortalato l’azione notturna di tre ragazzini, che non hanno trovato nulla di meglio da fare che ‘sfregiare’ le pareti della chiesa di Trivignano. Protagonisti del gesto sono risultati tre minorenni residenti fuori provincia, che erano stati a Trivignano per partecipare a una festa con altri ragazzi. Non sapendo forse come trascorrere il tempo, bombolette spray alla mano, a tarda notte i tre si sono accaniti contro le pareti della chiesa di San Pietro. La segnalazione alla polizia il giorno dopo era comunque arrivata, ma don Claudio ha preferito aspettare, capire e confrontarsi con le famiglie una volta che i responsabili sono stati individuati, piuttosto che far scattare delle denunce. Nel frattempo le scritte sono state rimosse con la ridipintura delle parti di pareti danneggiate, e il conto presentato alle famiglie. Nessuna denuncia quindi, ma il rimborso delle spese alla parrocchia per coprire il costo dei lavori. La dimostrazione che attraverso il dialogo una lezione ai ragazzi è comunque arrivata, senza strascichi in aule giudiziarie o sanzioni di altro genere. Probabilmente le stesse famiglie si saranno fatte sentire nei confronti dei rispettivi figli, chiudendo così una vicenda che ha lasciato comunque l’amaro in bocca ai fedeli della chiesa di San Pietro. Il timore iniziale era stato quello che a compiere il gesto, fossero state persone residenti nella stessa comunità di Trivignano, oltretutto molto affezionata alla chiesa di San Pietro. Un episodio che ora in molti, a partire dal sacerdote in servizio, vogliono dimenticare, nella speranza che episodi simili non si debbano mai più ripetere in un contesto dl genere.

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