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San Donà al voto: «Tre candidati bruciati, adesso basta»

Zaccariotto (Forza Italia) attacca la Lega: non si trattano così le persone. L’elastico si è rotto, staremo a guardare

Giovanni Cagnassi
2 minuti di lettura

SAN DONÀ. «Anche un elastico quando si tira troppo alla fine si strappa». Dopo la direzione regionale di Forza Italia, l’ex sindaco di San Donà, Francesca Zaccariotto è un fiume in piena. Con la Lega del vice governatore Gianluca Forcolin lo strappo è ormai evidente. Forcolin per il momento non commenta. Probabilmente domani darà appuntamento a tutti per una conferenza stampa esplosiva. Lega e Forza Italia corrono su binari paralleli e difficilmente si incontreranno sul candidato unico per vincere le sinistre, senza dimenticare il terzo incomodo M5S. La metafora dell’elastico sembra calzare a pennello per descrivere gli avvenimenti dalla scorsa estate a oggi. L’elastico per definizione di allunga e molto, ma la sua resistenza infine cede.

«Dico questo perché davvero l’elastico è stato tirato troppo», scandisce Zaccariotto, entrata nella direzione regionale dei berlusconiani e leader della omonima lista civica a San Donà, ora all’opposizione, ma con due consiglieri che si sono allontanati e hanno scelto strade diverse, «non dimentichiamo che sono stati proposti ben tre candidati a sindaco e non è possibile trattare in questo modo le persone. Prima Francesca Pilla e Paolo Madeyski, poi Gianni Corradini adesso si parla di nomi nuovi. In questa fase stiamo osservando gli eventi da spettatori».

Ma Zaccariotto lascia intendere che il fronte si è rotto. Prima il dualismo tra Paolo Madeyski, per Forza Italia, e Francesca Pilla, indipendente proposta dalla Lega, poi il ritiro di Madeyski in favore di Gianni Corradini. Adesso salta fuori il nome di Carla Midena, dirigente regionale della sanità e in quota Lega. La manager pubblica sarebbe l’ultima candidata da prendere in considerazione, ma bisognerà vedere chi seguirà la Lega in questa nuova avventura.

Questo è l’ultimo nome lanciato sul tappeto dal centrodestra in ordine di tempo, sempre con il coordinamento di Forcolin che, nonostante tutto, ha sempre ostentato massima serenità e non ha mai neppure attaccato più di tanto Forza Italia o la Zaccariotto. Ma Forza Italia è ancora dubbiosa su possibili accordi verso un candidato unico dopo i tanti nomi spesi e bruciati. Sembra che sul tavolo delle trattative abbia invocato il vice sindaco e che la Lega abbia detto no. Forcolin anche ieri ha avuto diversi incontri con liste e movimenti della sua area. Il problema, come avvenuto anche con la proposta di Gianni Corradini, che clamorosamente ha fatto un passo indietro dopo annunci urbi et orbi, manifesti elettorali e profili sui social, è che le forza politiche non sottoscrivono gli accordi fino in fondo. Non è stato trovato il nome che catalizzi tutte le formazioni. Sembra una discesa neppure troppo lenta verso il baratro, anche perché non si potrà vivere di rendita a lungo sulla scia dei risultati alle politiche del 4 marzo che hanno penalizzato il centrosinistra. Le variabili in campo alle amministrative sono molteplici e contano molto le persone. Francesca Pilla resta in campo, candidata a sindaco e sostenuta da un gruppo di liste civiche, prima delle quali quella di Riccardo Perissinotto, oggi consigliere di opposizione.

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