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“Invasione” di immigrati? I numeri dicono il contrario

La ricerca della Fondazione Leone Moressa: nei due Comuni di Mirano e Santa Maria di Sala la percentuale di stranieri rispetto agli abitanti è inferiore al dato nazionale e anche regionale

Matteo Riberto
2 minuti di lettura

MIRANO. Ci sono tanti, troppi immigrati: è un’invasione. La tesi è diffusa, basta fare un giro al mercato od entrare in qualche bar per rendersene conto. Si parla di immigrazione, di stranieri, e il concetto di invasione viene fuori. Ma quali sono i numeri di questa invasione? Sono così tanti gli stranieri residenti nel nostro territorio? E qual è la realtà di Mirano e Santa Maria di Sala?

I dati della Fondazione Leone Moressa, istituto di ricerca nato da un’iniziativa della Cgia di Mestre, aiutano a rispondere a queste domande.

Ad inizio 2018, gli stranieri residenti nel Comune di Mirano erano 1.776, ovvero il 6,5% della popolazione totale. Nel Comune di Santa Maria di Sala erano invece 1.257, pari al 7,1% della popolazione. Se si confronta il numero di stranieri residenti nei due Comuni con quello di altre zone d’Italia emerge già un dato significativo: la percentuale è al di sotto della media nazionale che si attesta all’8,5%. Se poi si guarda il dato relativo al Veneto la differenza è ancora più significativa, qui gli stranieri costituiscono il 9,9% della popolazione totale. I numeri non sembrano supportare la tesi dell’invasione.

Ma si potrebbe argomentare che il numero di stranieri residenti nei due Comuni è in continua crescita negli ultimi anni. Effettivamente, dal 2013 a oggi il loro numero è aumentato: del 16,5% a Mirano e dell’11,6% a Santa Maria di Sala. Va considerato, però, che l’aumento è fortemente influenzato dai nuovi nati, i figli di persone che da anni vivono nel territorio. I minori costituiscono infatti il 23% degli stranieri residenti nel Comune di Mirano e il 25% di quelli residenti a Santa Maria di Sala. Alcuni sono arrivati insieme ai loro genitori quando erano molto piccoli, ma per la maggior parte si tratta di bambini nati in Italia. La loro carta d’identità dice che sono stranieri, ma fin dall’asilo frequentano le scuole presenti nei due Comuni e spesso parlano meglio l’italiano della lingua d’origine della loro famiglia.

Se un quarto degli stranieri sono minori, la maggioranza è composta da donne: in entrambi i Comuni superano il 50% del totale (a Santa Maria di Sala sfiorano il 60%). Il resto sono uomini adulti.

Ma cosa fanno questi adulti? Quando si parla di immigrati, la discussione verte spesso sui vantaggi o svantaggi che queste persone portano alla nostra economia.

I dati della Fondazione Moressa dicono che le imprese a conduzione straniera nel Comune di Mirano sono 250. Negli ultimi 5 anni sono aumentate del +8, 2%, mentre le imprese gestite da italiani sono diminuite dell’1,8%. Nel Comune di Santa Maria di Sala gli imprenditori di origine straniera sono invece 118, con una crescita negli ultimi 5 anni del +18%. A Mirano, i più numerosi sono i rumeni che operano perlopiù nell’edilizia. A Santa Maria di Sala sono invece i cinesi, nel settore della manifattura e del commercio. —


 

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