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Iuav diventa Scuola speciale la prima in Italia per le Arti

Il rettore Ferlenga: «Meno burocrazia, maggiori mezzi per rilanciare l’istituto Solo noi abbiamo architettura, moda, design, pianificazione, manutenzione»

Eugenio Pendolini
2 minuti di lettura

Assieme alla Normale di Pisa, lo Iuav diventa Scuola universitaria a ordinamento speciale. Sarà la settima in Italia, la prima nel campo delle Arti. Il nuovo status permetterà un’organizzazione interna più snella, la nascita di un unico dipartimento (Culture del progetto) e un miglioramento dell’offerta didattica. È di ieri la pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale, del nuovo Statuto dello Iuav.

Un iter durato più di due anni e mezzo, per un lungo lavoro di analisi e revisione condotto - in collaborazione con il Ministero - dal Senato Accademico e dai docenti Agostino Cappelli (coordinatore), Emilio Meroi, Mauro Marzo, Giuseppe Piperata, Micol Roversi Monaco e da Maela Bortoluzzi.

Tutto nasce dalla scoperta che nel 1926, anno della fondazione della facoltà di architettura veneziana, lo Iuav ottiene la qualifica di scuola speciale. Lo è per legge, anzi per regio decreto. E tale rimane, perché lo status si perde solo con l’approvazione di una legge successiva (mai promulgata).

Nel 2012 lo Iuav, ormai assimilato dal punto di vista gestionale a qualsiasi altra università, si adegua alla legge Gelmini sull’organizzazione interna. Fino al 2016, quando vengono discusse le linee guida dal piano strategico dell’Ateneo. Presentato dal rettore Ferlenga, l’obiettivo era quello di rafforzare identità e operatività della scuola.

L’ateneo, da oggi, potrà così trovare finanziamenti e darsi delle regole organizzative in modo del tutto autonomo.

rettore soddisfatto

«La nostra prospettiva, adesso, è rilanciare questa scuola proprio grazie alla sua specialità», commenta il rettore Alberto Ferlenga. Ma in cosa cambierà l’ateneo? La prima modifica sarà la creazione di un unico dipartimento. Prenderà il nome di “Culture del progetto” e faciliterà la richiesta di fondi. Sarà diviso in due sezioni: una riferita alla didattica; l’altra alla ricerca. Agli organi dell’ateneo, sarà aggiunto il Presidio della Qualità. Avrà il compito di monitorare lo stato delle attività formative e culturali. Prenderanno piede, poi, nuovi progetti didattici. Sarà prevista, per esempio, una laurea magistrale in architettura in inglese. In più, il ruolo del Senato Accademico verrà rafforzato. «Aggiungersi al numero delle prestigiose Scuole Speciali italiane» aggiunge il rettore Ferlenga «è motivo di particolare soddisfazione, un passo in avanti decisivo in un processo di rifondazione che è partito dalla consapevolezza di una condizione ampliata rispetto all’origine. Oggi, unici in Italia, abbiamo tutte le componenti creative del Made in Italy: architettura, moda, design, le nuove forme di espressione nel campo delle Arti o del Teatro, le modalità di Pianificazione, manutenzione, condivisione dei processi territoriali. Avere riconosciuta questa condizione in una Regione in cui sono presenti tra i più importanti produttori in questi settori, un patrimonio artistico, paesaggistico e museale eccezionale e una città-simbolo come Venezia dà un’occasione in più a chi la frequenta».

Le elezioNI

Il “nuovo Iuav” comincerà a nascere in un’assemblea generale che si terrà dopo l’estate. Le elezioni dei nuovi organi dell’ateneo è prevista per il 31 ottobre e il nuovo Senato accademico sarà operativo dal 14 novembre.

Eugenio Pendolini

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