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Venezia, addio al giornalista Vettor Maria Corsetti

Morto a 57 anni un cronista curioso, mai scontato. Sabato i funerali al Fatebenefratelli

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Vettor Maria Corsetti 

VENEZIA. Colto, gentile, puntuale nel suo lavoro di cronista, ma anche con un trascorso politico battagliero: é morto a 57 anni il giornalista Vettor Maria Corsetti, collaboratore storico de Il Gazzettino.

Ha combattuto contro il cancro per un anno, sottoponendosi ad operazioni e chemioterapia, raccontando della sua malattia con una pacata, ferma volontà di combatterla. E così è stato fino alla fine: lucido, disponibile verso gli altri, pronto a scrivere i suoi articoli fino a quando ne ha avuto la forza.

Iscritto all'Ordine dei Giornalisti nell'elenco Pubblicisti dal 1981, Corsetti ha diretto molte testate locali:  la «storica» Gazzetta di Venezia, Acque & Terre, Marco Polo Magazine. È stato consigliere di quartiere per il Psi e consigliere provinciale per Forza italia, nelgi anni Novanta.

Centinaia i messaggi di corsoglio in rete, tutti a descrivere un uomo colto, dai modi pacati, ma dalle idee chiare: un galantuomo.

“Mi unisco al dolore dei familiari e al cordoglio della sua testata, dei colleghi e degli amici per la perdita di Vettor Maria Corsetti: un cronista attento e scrupoloso, preciso e sempre corretto”. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esprime così il rammarico dell’amministrazione regionale per la scomparsa del collaboratore del Gazzettino di Venezia.

“Abbiamo appreso con sconcerto della prematura scomparsa di un giornalista che eravamo soliti incontrare nei punti stampa e negli appuntamenti pubblici della vita amministrativa della regione – dichiara il presidente Zaia –Quella di Vettor Maria era sempre una presenza cortese, discreta e pacata, attenta a cogliere tutti gli aspetti della notizia, con senso della completezza e del rispetto per le diverse opinioni. Un rispetto sicuramente maturato anche attraverso l’esperienza di impegno diretto nella vita istituzionale veneziana. Gli siamo tutti grati per il contributo che ha dato nel ‘raccontare’ le istituzioni di Venezia e del Veneto e per lo stile di cortesia e disponibilità al confronto di cui ha dato testimonianza, nel rapporto tra istituzioni, organi di informazione  e cittadini”.

Il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, in una nota lo ricorda come «giornalista di indubbie doti che nel corso della sua vita seppe coniugare l'impegno politico e civico con la passione per la storia e per il proprio mestiere, che lo ha portato a seguire il Consiglio regionale con inappuntabile professionalità: Venezia perde un osservatore attento e curioso, mai banale né scontato».

I funerali, sabato 15 settembre,alle 10, al Fatebenefratelli. 

 

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