In evidenza
Sezioni
Annunci
Quotidiani NEM
Comuni

Caorle, schianto all’atterraggio dopo un volo di due ore: piloti morti sul colpo

Inutili i soccorsi per Franco Mura di 70 anni, istruttore di Campagna Lupia e per Roberto Vescovo, di 65, proprietario del velivolo e docente universitario

Rosario Padovano
2 minuti di lettura

CAORLE

Ancora una tragedia aerea sui cieli del veneziano. A distanza di quasi 4 mesi dall’incidente di Caposile in cui morì il 40enne di Motta di Livenza Eros Antoniazzi, un altro aereo, un monomotore Siai Marchetti Sf 260, si è schiantato alle 13.40 di ieri al suolo, nelle campagne della frazione di Ca’ Corniani. Hanno perso la vita Roberto Guglielmo Vescovo, 65 anni, nativo di Verona, ma residente a Latisana, docente universitario di Campi elettromagnetici alla facoltà di ingegneria dell’università di Trieste; e Franco Mura, istruttore di volo di professione, 70 anni, residente a Campagna Lupia ma originario di Padova dove impartiva lezioni di volo all’aeroporto Allegri. La tragedia si è consumata a pochi metri dall’aviosuperficie Alicaorle dalla cui pista in erba il velivolo si era levato in volo alle 12 e ha profondamente scosso Veneto e Friuli Venezia Giulia. Le salme, dopo la rimozione della ditta Caprulae, si trovano da ieri sera nell’obitorio di Portogruaro e la procura di Pordenone ha già disposto l’autopsia per martedì alle 19 da parte dell’anatomopatologo Antonello Cirnelli.



Vescovo e Mura avevano un programma studiato nei minimi particolari. Dopo aver sorvolato Venezia si sono diretti a Treviso, raggiungendo Bassano e Thiene. Da qui si sono diretti verso il litorale veneziano, per rientrare all’aviosuperficie.



Non ci sono testimoni dello schianto, avvenuto in un campo agricolo compreso tra una casa colonica di Strada Tezzon e l’Alicaorle. L’allarme è stato dato da alcuni automobilisti di passaggio, che hanno avvertito tre carabinieri della stazione di Caorle, compreso il vicecomandante Longo. Sul posto si sono precipitati gli infermieri e il medico del Suem 118, atterrati con l’elicottero Leone 2 partito da Treviso. Inutile il loro lavoro. I corpi dei due si presentavano martoriati, soprattutto nella zona frontale. Al lavoro anche i vigili del fuoco, giunti con l’elicottero Drago 81, e la Polizia locale di Caorle, che ha dato il suo contributo per i rilievi.



Quelli che avevano aiutato entrambi a far decollare l’aereo sono affranti. Si sono accorti dell’incidente mentre rientravano dal pranzo consumato poco distante. «Vescovo quando veniva a Caorle era sempre contento. È morto felice. Mura era un socio storico del club Al Volo. Un grande appassionato e competente. Parla per lui la carriera da istruttore».



La dinamica del sinistro non è chiara. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta sull’incidente, disponendo l’invio di un proprio investigatore. Nel corso del pomeriggio ha aperto un fascicolo anche la Procura di Pordenone con il magistrato di turno Andrea Del Missier. Ieri sera ha disposto l’esame autoptico per determinare le cause dei decessi. Presto nominerà anche un consulente tecnico, di sua fiducia, che dovrà fare le opportune valutazioni per stabilire le cause dell’incidente aereo. Al momento non è chiaro il motivo per cui il vettore sia precipitato. Tre le ipotesi: errore umano, mancanza di carburante, cedimento strutturale.



Era un Siai Marchetti Sf 260, di proprietà del docente universitario che tentò anche la carriera politica alle amministrative di Latisana nel 2006. Vescovo lo conservava come un gioiello nell’hangar dell’aviosuperficie da diversi anni, pur non essendo socio né dell’Alicaorle né del Club che raduna gli appassionati “Volo al mare”. Non è considerato un ultraleggero. Si tratta di un vettore di tipo militare, utilizzato dagli allievi delle scuole di volo destinati a pilotare i caccia. Aveva doppi comandi.



Compleanno amaro per la struttura del Tezzon, fondata 10 anni fa grazie a un investimento di due milioni di euro. Il grande hangar dispone di ben 50 posti per velivoli, molti dei quali di proprietà di turisti stranieri. —



I commenti dei lettori