E' nato l'Osservatorio mondiale sul cyberbullismo (Ico) voluto da Papa Francesco

Papa1E' nato su impulso di papa Francesco l'International Cyberbullying observatory, un osservatorio internazionale del cyberbullismo, che avrà sede in Vaticano ed è promosso congiuntamente dalla Fondazione Scholas, fondata dal Papa per promuovere il diritto all'educazione con una rete di 440mila scuole nel mondo, e la Fondazione Carolina, impegnata nella tutela dei minori sul web in memoria della prima vittima di cyberbullismo, Carolina Picchio.

Un primo gruppo di ricerca con giovani da Spagna, Italia e Portogallo insieme al comitato scientifico ha lavorato per tre giorni a Castelgandolfo per elaborare il questionario che consentirà di arrivare ad aprile 2019 alla presentazione di un macro rapporto, la prima indagine globale sull'esperienza digitale degli studenti. L'Osservatorio ha tre scopi: misurare il fenomeno; esplorare le leggi promulgate nel mondo e il loro impatto; ricercare metodologie di supporto alle vittime. I risultati saranno restituiti ai rappresentanti istituzionali e alle delegazioni di studenti di circa 30 Paesi in un congresso che ha l'ambizione di coinvolgere anche i colossi del Web come Facebook e Google.

“I ragazzi, da diversi Paesi, hanno fatto più volte irruzione all’interno delle sessioni del Comitato scientifico di ICO - commenta Ivano Zoppi, coordinatore dell’Osservatorio e direttore generale di Fondazione Carolina - riportando con allegria il dibattito sui binari giusti, ovvero mettendo al centro sentimenti, paure e speranze dei nativi digitali”. Dal primo confronto intergenerazionale, si comprende come i rischi per i minori in Rete siano esponenzialmente aumentati dopo il 2013, ovvero con la diffusione delle APP negli smartphone. Per accedere ai social, a partire da Facebook, non era più necessario connettersi a computer, ma bastava estrarre il telefono dalla tasca dei jeans. “Da allora - conferma Ivano Zoppi - lo smartphone si è aggiunto, nel bene e nel male, alle tradizionali agenzie educative, come famiglia e scuola”.

La nostra prima sfida sarà quella di trovare la parola opposta al termine cyberbullying e renderla virale, da condividere come la felicità ”, commenta José Maria del Corral, direttore mondiale di Scholas, la fondazione nata in Argentina vent’anni fa in Argentina per volontà di Papa Francesco . Allora Bergoglio era Arcivescovo della Città di Buenos Aires e oggi quella realtà è diventata una Fondazione Pontificia, Scholas Occurrentes , presente in tutto il mondo.

“Le conseguenze dell’uso violento o anche solo inconsapevole di Internet e dei social - continua del Corral - possono essere incalcolabili, ringrazio Paolo Picchio per aver aver dato un volto a questa fondamentale missione educativa, quello di sua figlia Carolina ”.

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