Verdiana Mineo è un'istruttrice fitness e personal trainer venticinquenne, allenata dal tecnico AIF Andrea Di Matteo, e si è classificata al primo posto nella categoria di peso - 63 chili, in entrambe le specialità di forza previste dalla competizione. Risulterebbe tra gli indagati per l'aggressione a Ursino: «Non mi è stato notificato nulla»
Dalla Palestra Popolare arriva l’atleta più forte della Sicilia «Non siamo sesso debole, ridefinire concetto femminilità»
«Per una donna essere forte significa essere femminile»: parola di Verdiana Mineo, l’atleta donna più forte della Sicilia. Si allena alla Palestra Popolare di Palermo e si è classificata al primo posto al torneo regionale di Powerlifting (alzata di forza) Trofeo dello Stretto organizzato da Sicilia Powerlifting e Fpr Powerlifting Raw di domenica scorsa. Istruttrice fitness e personal trainer palermitana venticinquenne, allenata dal tecnico AIF Andrea Di Matteo, si è classificata al primo posto nella categoria di peso 63 chili, in entrambe le specialità di forza previste dalla competizione. Si tratta di distensione su panca in cui a totalizzato un massimale di 67,5 chili e lo stacco da terra con 137,5 chili. Con un totale di 205 chili la palermitana ha conquistato il gradino più alto del podio, ottenendo il titolo di campionessa della sua categoria di peso in entrambe le discipline e totalizzando i massimali più alti nelle due specialità. Dopo Carlo Bentivegna, pugile che affronterà a Palermo il match decisivo per il titolo italiano dei superleggeri, rappresenta un altro importante risultato raggiunto per i promotori della realtà della Palestra Popolare.
Verdiana si è approcciata a questo sport da due anni: «Sicuramente l’impegno fa la differenza, nel senso che un allenamento è tale se viene programmato e se comporta un impegno e un dispendio di forza e di energie. Alla Palestra Popolare è stato avviato un percorso che ha la costanza alla sua base e che ci sta permettendo di ottenere buoni risultati nel tempo. Sicuramente è uno sport in cui ci vuole anche una certa quantità di tempo per valutare i progressi e sto ottenendo buoni risultati nonostante ci siano state delle difficoltà anche legate al fatto di confrontarsi con una disciplina basata sulla forza anche semplicemente per il fatto di essere una donna. Molto spesso una ragazza non viene considerata in grado di approcciarsi a uno sport del genere».
Per Mineo si dovrebbe riconsiderare il concetto stesso di femminilità: «Per una donna essere forte significa essere femminile. Molto spesso in questa società siamo abituati a vedere la donna come soggetto debole, da difendere, che ha bisogno di protezione. Che quasi deve provare vergogna se è in grado di esercitare della forza. Sto cercando di dare un esempio perché non siamo il sesso debole, per niente».
Quella della Palestra Popolare resta per lei un’esperienza importante: «Ogni giorno vediamo decine di ragazzi del quartiere approcciarsi allo sport all’interno della nostra palestra e, in base alla mia esperienza, posso dire che è un’esigenza nel territorio. Lo sport viene considerato come un hobby legato al lusso di poterselo permettere e non a una necessità, un diritto legato alla salute delle persone, noi stiamo cercando invece di diffondere il messaggio che lo sport è un diritto di tutti e che dà anche dei risultati, perché i corsi sono molto frequentati. C’è davvero bisogno a Borgo Vecchio come in tutto il territorio di strutture come la palestra popolare, a basso costo, che siano accessibili a tutti». Ieri è stata diffusa la notizia che risulterebbe tra gli indagati per l’aggressione all’esponente di Forza Nuova Massimiliano Ursino: «A me non è stato notificato ancora nulla – conclude – io non ho visto un’aggressione, in realtà nei video che sono stati diffusi sulla vicenda. Ho visto solo un fascista ridicolizzato».