Palermo

Truffa: arrestato sindaco di Priolo, candidato alle regionali per Forza Italia

Secondo il provvedimento del gip Giuseppe Tripi, su richiesta della Procura, Rizza farebbe parte di un "consolidato sistema di illegalità diffuso all'interno e all'esterno dell'amministrazione comunale priolese". Musumeci: "Avevo ragione io". L'avvocato: "Rizza continua la campagna"
3 minuti di lettura
PRIOLO (SIRACUSA) - Gli agenti di polizia di Priolo hanno arrestato,con l'accusa di truffa e tentata truffa, il sindaco di Priolo e candidato alle elezioni regionali siciliane nelle liste di Forza Italia Antonello Rizza. Secondo il provvedimento del gip Giuseppe Tripi, su richiesta della Procura, Rizza farebbe parte di un "consolidato sistema di illegalità diffuso all'interno e all'esterno dell'amministrazione comunale priolese", finalizzato al "condizionamento e alla prevaricazione per il perseguimento illecito di finalità di tipo personale e clientelare". Come Repubblica ha raccontato in questi giorni Antonello Rizza, sindaco di Priolo Gargallo, ha quattro processi in corso e 22 contestazioni di reato: concussione, tentata violenza privata, associazione a delinquere, falso, truffa, intralcio alla giustizia, tentata estorsione, turbata libertà di scelta del contraente. Poi, naturalmente, l'abuso d'ufficio e via lungo una lista che sembra l'indice del codice penale.

LEGGI - Antonello Rizza: "Scendo in campo malgrado i miei 4 processi. Per la legge sono a posto"

Coinvolti nell'inchiesta funzionari del Comune di Priolo: il gip ha disposto l'obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria per Salvatore Cirnigliaro, dirigente del Settore sport e spettacolo del Comune di Priolo Gargallo, per il reato di turbata libertà degli incanti, anch'esso in concorso; Francesco Artale, imprenditore ed amministratore della "Indie Sound Music s.a.s", per turbativa del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture; Flora La Iacona, dirigente del settore Pubblica Istruzione del Comune di Priolo, che all'epoca dei fatti era dirigente del settore Politiche Sociali per il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa aggravata.

• MUSUMECI: "AVEVO RAGIONE IO" I CINQUE STELLE ALL'ATTACCO
Musumeci esulta: "Avete visto che avevo ragione io? Rizza aveva chiesto a #Db di candidarsi, l'abbiamo rifiutato". Cancelleri, candidato Cinque Stelle, invece attacca proprio Musumeci: "Avevamo ragione. Hanno arrestato uno degli impresentabili di Musumeci che era nella lista che abbiamo pubblicato pochi giorni fa". Così il candidato a Governatore del M5s in Sicilia Giancarlo Cancelleri su Facebook. "Ieri un condannato. Oggi un arrestato. Domani chissà. La presentazione delle liste di Musumeci - scrive  - ha dato avvio a un conto alla rovescia. Ogni giorno un candidato di Musumeci si sveglia e sa che potrebbe essere condannato o arrestato. Tic tac tic tac". "Dopo l'ex sindaco di Milazzo condannato ieri per concorso in abuso d'ufficio - prosegue - oggi hanno arrestato il sindaco di Priolo che si trova adesso ai domiciliari. Un altro schiaffo agli elettori siciliani che non meritano questo trattamento. Musumeci ora ha il dovere di parlare chiaro. Non può continuare pilatescamente a lavarsene le mani come se niente fosse. Non può fare finta che succeda per caso".

"Vi avevo detto che stavano svuotando le carceri per provare a battere Giancarlo Cancelleri. Stamattina i magistrati hanno ricominciato a riempirle. Hanno arrestato uno degli impresentabili della lista che aveva pubblicato Giancarlo, ma il vero impresentabile è Musumeci e la schiera di gente che si sta portando dietro per provare a batterci". Lo scrive in un post su Fb il candidato premier M5S Luigi Di Maio.

• L'INCHIESTA NATA NEL 2016
L'inchiesta che ha portato all'arresto del sindaco di Priolo Antonello Rizza, accusato anche di turbativa d'asta, ha avuto inizio alla metà del 2016. La polizia di Priolo ha focalizzato l'attenzione su tre appalti assegnati, secondo la ricostruzione della Procura di Siracusa, a persone vicine al primo cittadino del centro industriale del Siracusano. Al centro ci sono gli acquisti  di beni attraverso la Consip con codici alterati e tali da consentire all'imprenditore segnalato la vendita dei beni a prezzi maggiorati.

Nel fascicolo c'è anche un episodio di frode nelle pubbliche forniture ed infine un episodio di tentata concussione, sempre in relazione alla finalità di pervenire all'assegnazione di appalto all' imprenditore vicino al sindaco.  Nei confronti di due indagati, tra cui l'imprenditore Francesco Artale, è stata disposta la misura cautelare del sequestro preventivo, rispettivamente per 15.461 euro  in relazione alle condotte di truffa e frode e per 86.278  in relazione alla truffa ai danni del Comune in relazione alla gestione della piscina comunale.

• MICCICHE': "ENNESIMO EPISODIO DI GIUSTIZIA A OROLOGERIA"
"Quando abbiamo depositato le liste di Forza Italia mi sono assunto la responsabilità dei nomi scelti. Mi piacerebbe che anche la magistratura, ogni tanto, si assumesse la responsabilità delle proprie scelte e, soprattutto, delle proprie azioni". Lo dice Gianfranco Miccichè, commissario di Forza Italia in Sicilia. "Perché è proprio la magistratura a perdere credibilità quando interviene in piena campagna elettorale con un arresto o con indagini a carico di un candidato. La vicenda di Sandra Lonardo e Clemente Mastella - aggiunge - è solo l'ultimo di una lunga fila di esempi di giustizia a orologeria. La storia italiana è piena di processi interminabili, causa di infinite pene personali per gli indagati e di crisi istituzionali e politiche, terminati con estraneità ai fatti o piene assoluzioni". "Ho massimo rispetto per la magistratura e per il suo ruolo, ma occorre che la magistratura nutra altrettanto rispetto per i tempi della democrazia. Se un magistrato ha le carte per dimostrare la colpevolezza di qualche politico, non aspetti di sapere con quale simbolo o schieramento costui correrà. Contrariamente, non ci si stupisca se continuerà ad allungarsi il triste elenco di casi di ingiustizia ad orologeria" conclude Miccichè.

• L'AVVOCATO DI RIZZA: "LUI CONTINUA LA CAMPAGNA"
"Noi siamo rispettosi della magistratura, ma è un provvedimento cautelare che viene notificato nel mezzo di una campagna elettorale e che mi sembra tra l'altro assolutamente sproporzionato". Lo afferma l'avvocato Domenico Mignosa, che con il penalista Tommaso Tamburino assiste sindaco Antonello Rizza, preannunciando ricorso al Tribunale del riesame. "La legge Severino - annuncia Mignosa dopo avere parlato con il sindaco - consente a Rizza di continuare la sua campagna elettorale, cosa che lui ha intenzione di fare".