Palermo

Don Alessandro Minutella annuncia: "Sarò scomunicato". Si è ribellato al Papa

L'ex parroco di Romagnolo ha pubblicato su Radio Domina Nostra un video in cui si rifiuta di rendere un atto pubblico di fedeltà a Francesco
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Padre Alessandro Minutella, ex parroco di Romagnolo, si è rifiutato ufficialmente, attraverso la rete di rendere un atto pubblico di fedeltà a Papa Francesco. Ha pubblicato un video su Radio Domina Nostra che adesso sta facendo il giro del web. Per questo è verso la scomunica dalla chiesa cattolica. Lo dice lui in un video lungo 20 minuti.

Presto il sacerdote palermitano potrebbe essere fuori dalla comunione ecclesiale non appena la Congregazione per il clero si riunirà. Il 21 settembre don Minutella aveva presentato una lettera al vescovo Corrado Lorefice, che gli aveva già vietato la celebrazione delle messe, una missiva in cui il sacerdote ribadiva le motivazioni della sua protesta. Nel documento don Minutella diceva di schierarsi contro "l'impostura della falsa Chiesa" di Papa Francesco, posizioni ribadite più volte anche attraverso Facebook.

Il parroco non ha fatto mistero del suo disappunto per l'apertura del Papa nei confronti dei divorziati. Le sue messe in parrocchia erano affollatissime e in molti solidarizzavano con la sua battaglia contro la falsa chiesa. Tanto che quando venne rimosso dalla parrocchia di Romagnolo alcuni fedeli manifestarono in segno di solidarietà.

 «In seguito al mio ricorso presentato alla congregazione per il clero in Vaticano, dopo avere inviato una lettera al mio vescovo il 21 settembre in cui tornavo a professare tutte e singole le verità della fede cattolica compresa il mio ossequio dell’intelletto e della volontà al romano pontefice - spiega nel video intitolato “Il coraggio della verità” - il prefetto della congregazione mi ha notificato che il ricorso veniva sospeso fino nall’8 dicembre e intanto io avrei dovuto fare un attestatyo pubblico di fedeltà sui network a papa Francesco». Il prete non ha ritenuto di dover dare seguito a questo suggerimento ed è stato convocato dall’arcivescovo Corrado Lorefice che gli ha riferito che sarebbe stato scomunicato con due scomuniche solenni. «Non solo non faccio questo atto ipocrita, sarebbe sudditanza supina - ribadisce il prete - ma adesso mi rivolgo al Papa e chiedo a lui cosa ne pensa della comunione ai divorziati sposati. Una confusione di cui è lui il primo responsabile».

Proprio l’apertura di papa Francesco alla possibilità che le coppie risposate prendano l’eucaristia è stata la scelta più contestata da Minutella. Ad aprile il parroco di Romagnolo è stato rimosso dalla guida della parrocchia di Romagnolo. Da una parte c’erano i suoi attacchi alle gerarchie della chiesa dall’altro l’arcivescovo Lorefice che gli ha intimato di lasciare la parrocchia. L’ex parroco ha anche ricevuto la solidarietà del consiglio pastorale diocesano che ha organizzato una veglia di preghiera. Per il prete è anche scattato il divieto di usare i social network. Alessandro Minutella, nel suo video, ha lanciato la sua ultima ribellione a quell’atto di fedeltà che la curia gli avrebbe chiesto: «Questo è un vero e proprio ricatto solo perché - dice - non ho ribadito il nome del Papa. Dietro c’è qualche altra cosa. Che fine hanno fatto i miei 9 mesi di ubbidienza?». In chiusura del video don Alessandro Minutella