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Trapani, nessun complotto contro la Diocesi: archiviata l'inchiesta

Si tratta del cosiddetto 'Curia Gate' emerso nell'ottobre 2010

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Non ci fu nessun complotto finalizzato a screditare la Curia e l'allora vescovo di Trapani e dopo sei anni la posizione di due giornalisti e un ex prelato e' stata archiviata. Si tratta del cosiddetto 'Curia Gate' emerso dopo la diffusione nell'ottobre 2010 di notizie su alcuni media locali circa una serie di presunti ammanchi che coinvolgevano fondazioni ed enti vicini alla Curia trapanese, all'ex vescovo Francesco Micciche' e alla gestione dei fondi destinati all'otto per mille. L'ex vescovo cinque mesi dopo denuncio' l'ex direttore dell'Ufficio Amministrativo della Curia di Trapani, don Ninni Treppiedi, e i due giornalisti autori degli articoli Gianfranco Criscenti e Giuseppe Pipitone per aver ordito una campagna mediatica contro la sua amministrazione. Adesso il procedimento contro i tre e' stato archiviato dal Gip Antonio Cavasino su richiesta del Pm Marco Verzera che sostiene come "non sia emersa, durante le indagini, alcuna circostanza idonea a riscontrare l'assunto del querelante Micciche'". Per il gip e' stato "rispettato l'interesse pubblico sulla vicenda - e rispettato il limite della continenza espressiva".

L'ex vescovo Francesco Micciche' e' tuttora indagato per malversazione aggravata, appropriazione indebita aggravata, calunnia e diffamazione. Le attuali indagini in corso sono l'esatto capovolgimento della tesi sostenuta inizialmente dalla Procura di Trapani che vedeva Micciche' come parte lesa. Proprio per questo don Ninni Treppiedi era stato sospeso a divinis dalla carica di direttore degli uffici giuridici e amministrativi della Curia trapanese, mentre l'ex vescovo Micciche' era stato rimosso nel maggio 2012 in seguito a una visita ispettiva eseguita dal "visitatore apostolico", monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (ex sottosegretario della Conferenza episcopale italiana). Nello scorso mese di settembre infine Treppiedi aveva ritirato una querela, gia' sfociata in un procedimento giudiziario, per diffamazione nei confronti dell'ex vescovo Micciche' "ritenendo opportuno per il bene della chiesa e della Diocesi procedere alla remissione della querela".