Palermo

Trattativa Stato-mafia, il legale di Mori: "Processo farsa, Riina ne gioirebbe"

L'arringa di Basilio Milio: "L'Italia dovrebbe ringraziare il generale, e invece lo perseguita"
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"Questo è un processo senza reato ma con una ben precisa finalità: 'mascariare' (sporcare ndr) il generale Mario Mori e il colonnello Giuseppe De Donno. Un processo che vuole infangare i due ufficiali dei Carabinieri. E questo, prima ancora che da avvocato, da cittadino non posso consentirlo". Lo ha detto iniziando la sua arringa difensiva, l'avvocato Basilio Milo, legale del generale Mario Mori, del Colonnello Giuseppe De Donno accusati di minaccia a corpo politico dello Stato nel processo sulla trattativa tra Stato e mafia.

L'accusa ha chiesto la pena a 15 anni per Mori e a 12 anni per De Donno. "È un processo contro il generale Mori e gli ufficiali dei Carabinieri - dice ancora Milio - Lo dimostra la pena chiesta per Mori a 15 anni di carcere, un anno in meno di quello chiesto per il bossámafioso Leoluca Bagarella condannato all'ergastolo per molti omicidi.á Vi dimostrerò durante il mio intervento che questa è una persecuzione".

Per Milio "l'Italia intera dovrebbe ringraziare il generale Mori e il colonnello De Donno, che sono dei seri servitori dello Stato e invece li perseguita. Abbiamo sentito tutti le esternazioni del boss Riina, mentre era in carcere. Se Riina fosse ancora vivo avrebbe gioito di tutto questo. E io mi sono un po' vergognato di essere italiano sentendo le richieste di pena e alla farsa di processare il generale Mori con il boss che lui ha contribuito a far arrestare, proprio Salvatore Riina". Mori è presente in aula ad ascoltare l'intervento del legale.