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Migranti, la Cassazione conferma il sequestro: la nave Iuventa resta bloccata a Trapani

Il 2 agosto la decisione del gip. Intanto l'indagine catanese su Open Arms prosegue nonostante la competenza sia stata trasferita a Ragusa

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La prima sezione penale della Cassazione ha confermato il sequestro della 'Iuventa', la nave di soccorso della Ong tedesca Jugend Rettet, fermata lo scorso 2 agosto da un provvedimento del gip di Trapani, nell'ambito di un'inchiesta sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina condotta dalla Squadra mobile: nel mirino alcuni salvataggi sospetti nei quali - secondo l'ipotesi dell'accusa - ci sarebbero stati contatti diretti con i trafficanti che sarebbero stati facilitati anche nel recupero dei gommoni dei migranti. Intanto a Catania il procuratore Carmelo Zuccaro firma nuovi atti dell'indagine sulla Proactiva Open Arms per la quale è stato dichiarato incompetente.

La decisione dei supremi giudici, che hanno rigettato il ricorso presentato dai rappresentanti della Ong contro l'ordinanza con cui il Riesame di Trapani in settembre aveva confermato il sequestro, è stata resa nota questa mattina dopo l'udienza a porte chiuse svolta ieri al 'Palazzaccio'. Entro un mese la Cassazione depositerà le motivazioni della sua sentenza. L'inchiesta della Procura di Trapani è ormai alle ultime battute. Nelle prossime settimane dovrebbero partire gli avvisi di conclusione delle indagini.

Va avanti anche, in maniera del tutto irrituale, l'inchiesta della Dda di Catania sulla Proactiva Open Arms. Dopo il dissequestro della nave, restituita dal gip di Ragusa ai rappresentanti della Ong spagnola, il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha firmato un decreto di sequestro dei telefonini del comandante della nave e del capo missione della Ong. E questo nonostante il decreto del gip di Catania Nunzio Sarpietro avesse sancito l'incompetenza della Dda di Catania ad indagare sul soccorso conteso tra la Open Arms ed i libici non ritenendo sussistenti gli estremi del reato di associazione per delinquere con il quale Zuccaro si era di fatto autoassegnato l'inchiesta di competenza della Procura di Ragusa. Ora il nuovo provvedimento mentre il legale della Ong Lo Faro denuncia che i telefonini sequestrati non sarebbero neanche più a Ragusa.

Subito dopo la decisione i responsabili della Ong tedesca Jugend Rettet che hanno convocato una conferenza stampa a Berlino: "Siamo devastati dalla sentenza negativa di oggi: Iuventa non sara' libero! Ma lotteremo per il diritto al salvataggio di persone in pericolo in mare". Secondo l'ong "quanto accaduto vuole essere un segnale politico: le organizzazioni civili di soccorso devono scomparire dal Mediterraneo. La conseguenza? Piu' morti". E ancora: "Abbiamo bisogno di navi di soccorso civili sul campo, altrimenti nessuno sara' testimone delle violazioni dei diritti umani in questa area. Nessuno avrebbe salvato vite e contato il numero di morti. L'Europa deve salvaguardare l'imperativo umanitario".

Il tema migranti, però, provoca subito anche reazioni politiche:  "Sono ripresi ormai a migliaia gli sbarchi di clandestini in Italia - commenta Maurizio Gasparri - Il gip di Ragusa ha dato il segnale dissequestrando la nave di una ong (la Open Arms, ndr) e vanificando l'ottima azione investigativa della procura di Catania. Rimesse in mare le navi delle Ong è ripreso l'operato dei taxi del mare che si mettono al servizio dei trafficanti di clandestini. In Libia i criminali incassano cifre esorbitanti per imbarcare persone che vengono poi portate in Italia. Anche per questo serve subito un governo. E serve di centrodestra. Per dare sicurezza all'Italia". "È ricominciata l'invasione - rilancia Giorgia Meloni -. In queste ore le famigerate Ong hanno sbarcato altri 1500 clandestini in Italia, non siamo disposti a tollerare ancora questo scempio. In questi giorni di consultazioni politiche, sia chiaro a tutti che Fratelli d'Italia sosterrà solo un governo che metta tra le sue priorità quella di fermare gli sbarchi ed espellere i clandestini presenti in Italia".

In mattinata, intanto, è arrivata a Messina la nave umanitaria tedesca Sea Watch che ha fatto sbarcare i 94 migranti soccorsi domenica mentre è attesa a Catania una nave militare tedesca dell'operazione Eunavformed con il suo carico di 403 persone.