Palermo

Ultim'ora

Calenda: “Io candidato in tutte le circoscrizioni”

Sicilia: all'Ars consegnate le borse di studio della Fondazione Falcone

I dieci vincitori sono tutti laureati in Giurisprudenza col massimo dei voti e hanno ricevuto un contributo di settemila euro
2 minuti di lettura
Mafia e infiltrazioni nel mondo del calcio, la tutela dei minori cresciuti in contesti mafiosi, le nuove sfide della Chiesa di Papa Francesco nella lotta alla criminalità organizzata: sono solo alcuni dei lavori premiati con le borse di studio della Fondazione “Giovanni Falcone” e finanziate dall’Assemblea Regionale Siciliana con l’obiettivo di sviluppare l’attività di ricerca su temi legati alla criminalità con particolare riferimento alle mafie. I dieci vincitori sono tutti laureati in Giurisprudenza col massimo dei voti e hanno ricevuto un contributo di settemila euro. La consegna dei riconoscimenti si è tenuta questo pomeriggio nella sala Piersanti Mattarella di Palazzo Reale.

Erano presenti la presidente della Fondazione Falcone, professoressa Maria Falcone, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, e il direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso. Alla premiazione hanno partecipato anche i componenti della Commissione di valutazione Leonardo Guarnotta, segretario del Consiglio della Fondazione; Giuseppe Ayala, componente del Consiglio di Fondazione; Vincenzo Militello, professore ordinario di Diritto penale; Giuseppe Di Chiara, professore ordinario di Diritto processuale penale.

Le borse di studio sono state assegnate ad Alessia Trapani, Samuele Leandro La Bua, Giorgio Citrano, Francesca Incandela, Silvia Zarcone, Guglielmo Aguglia, Giulia Zappalà, Aida Marianna Alessio, Chiara Fallica e Vincenzo Giacona. Nei prossimi mesi i dieci vincitori svilupperanno i loro progetti di studio e ricerca. I temi premiati sono tutti di interesse sociale e di attualità e impegneranno i vincitori in un lavoro di studio che si concluderà alla fine del 2018 con la presentazione dei risultati. 

Gli argomenti approfonditi hanno come tratto comune le infiltrazioni della criminalità organizzata e della corruzione nel mondo legale e nella società. I vincitori scandaglieranno le potenzialità della confisca dei patrimoni nei reati contro la pubblica amministrazione, la prevenzione della corruzione nel sistema degli appalti, l’inquinamento mafioso delle imprese. E ancora le infiltrazioni del fenomeno mafioso nel mondo dello sport e in particolare nel calcio: dalla gestione delle scommesse alla proproetà delle società, soprattutto nelle categorie minori, utilizzate per il riciclaggio di danaro sporco e come “macchine di consenso”.

“Da ventiquattro anni la Fondazione Falcone assegna, grazie al contributo della Regione prima e da qualche anno dell’Assemblea regionale siciliana, dieci borse di studio ad altrettanti dieci giovani laureati in giurisprudenza con il massimo dei voti. L’idea di Giovanni era quella che la mafia si combatte non solo con la repressione, ma grazie all’educazione dei giovani; perché il fenomeno mafioso è un fatto culturale e per combatterla è necessario che i giovani crescano con una cultura della legalità. – ha detto Maria Falcone - Negli anni mi è capitato, successivamente, di incontrare i ragazzi che hanno vinto le prime borse di studio; come quello che incontrai all’Ambasciata americana a Washington o quelli che sono, poi, diventati magistrati o professori universitari. Tutti, però, mi hanno detto che la borsa di studio inserita nel loro curriculum ha, sempre, rappresentato per loro una bella medaglia. Ci auguriamo che portiate nel cuore anche la medaglia che vi consegneremo oggi, dedicando il vostro tempo e le vostre energie per il bene altrui. Infine, voglio rispondere ai tanti giornalisti che mi hanno chiesto se Palermo è cambiata e come io riesca a parlare ai giovani che quegli anni non li hanno vissuti e potrebbero non comprendere appieno. Posso dire di incontrare giovani più attenti e più edotti, forse, perché oggi tutti quegli accadimenti sono diventati cronaca e storia”.

 "Proporrò all'Ufficio di Presidenza dell'Ars di aumentare da 10 a 15 il numero delle borse di studio Falcone e Borsellino - ha detto Miccichè -. Una scelta maturata dopo avere sentito dalla professoressa Maria Falcone che sarebbero stati molto più numerosi i progetti di approfondimento che già quest'anno avrebbero meritato il riconoscimento".