Palermo

Trapani, "Mafia forte e subdola. Lobby di potere condizionano vita pubblica"

L'allarme del colonnello Stefano Russo, il comandante provinciale dei carabinieri, alla festa dell'Arma

1 minuti di lettura
 "Il lavoro di ognuno e di tutti è indispensabile in un territorio, come quello Trapanese, caratterizzato da una forte, ma sotterranea e subdola incidenza mafiosa. Non si deve commettere l'errore di identificare Cosa nostra con quella stragista, che ha dominato per vent'anni, ed è stata sconfitta. La mafia siciliana, prima e dopo quel periodo, non si è caratterizzata nella contrapposizione aperta allo Stato ma nel tentativo di farsi essa stessa Stato, di sostituirsi a esso sul territorio e nel rapporto con i cittadini". A dirlo è stato il colonnello Stefano Russo, comandante provinciale dei carabinieri di Trapani nel suo discorso in occasione della cerimonia per il 204esimo anniversario di fondazione dell'Arma, che si è svolta stamani alla presenza delle più alte cariche civili e militari.

"La quasi totale assenza di atti eclatanti di manifestazione del potere criminale - ha proseguito l'ufficiale - è tipico delle associazioni mafiose più radicate. La mafia è dotata di una forza di intimidazione che non ha bisogno, se non in casi residuali, della violenza e della minaccia per affermarsi. Non cogliere questo aspetto significa sottovalutare il fenomeno. E, invece, la guardia deve essere sempre alta. Le tecniche investigative e di prevenzione sempre più affinate, la ricerca delle connivenze, soprattutto quelle all'interno delle Istituzioni, sempre più attenta" ha concluso il colonnello Russo.

Nel discorso, riferimenti al tema della corruzione. "È piena responsabilità, soprattutto di coloro che svolgono una funzione pubblica, rispettare le leggi e non piegarsi ai comodi patti di corruttela - ha aggiunto il comandante provinciale di Trapani - Anche questo è un presupposto necessario per la disgregazione di quell'humus attraverso cui prolifera la cultura mafiosa. La corruzione è, oramai, il metodo più diffuso per infiltrare la res pubblica. È meno rischioso creare complici che vittime. Il controllo sulle pubbliche amministrazioni, sia dal punto di vista penale che della prevenzione, è e sarà uno dei punti cardine dell'attività del Comando provinciale".

"Ancora prima - dice ancora Russo  - è compito fondamentale vigilare sui tentativi di condizionamento del voto. Ed è indispensabile porre l'attenzione su quelle lobby di potere che, legate o meno a Cosa nostra, provano, anch'esse, a condizionare la vita politica ed economico-imprenditoriale della nostra provincia. Le indagini, i procedimenti di prevenzione, i sequestri in genere, devono essere visti come un'opportunità per il territorio. Le amministrazioni giudiziarie e le gestioni commissariali hanno una grande responsabilità, ma devono essere sostenute e aiutate".