Palermo

Manifesto antirazzista, firma anche la band "Lo Stato Sociale"

I componenti del gruppo spiegano l'adesione: "Saremo sempre dalla parte degli ultimi, di chi soffre, di chi è diverso". Partecipano anche il rapper Christian Picciotto e la regista Giovanna Taviani

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"A chi ci dice di occuparci di musica e non di politica ricordiamo che siamo prima di tutto persone e parliamo di quello che ci riguarda. La politica riguarda tutti noi e non esprimersi vuol dire disinteressarsi del proprio futuro e della società in cui si vive, che è l’esatto opposto di quello che chiunque dovrebbe fare, a maggior ragione se è un personaggio pubblico". Spiegano così la loro adesione al manifesto del Forum antirazzista i cinque componenti della band “Lo Stato Sociale”.

"Il razzismo in Italia — continuano i musicisti secondi a Sanremo con “Una vita in vacanza” — è un problema e negli ultimi anni abbiamo assistito ad uno sconcertante sdoganamento di pratiche discriminatorie. Se una volta il razzismo era stigmatizzato, magari anche solo in apparenza, oggi sembra che la gente lo ritenga una possibilità, un pensiero legittimo. Il razzismo non è un diritto: è un crimine, è una forma vigliacca di violenza. Suonerà ingenuo, suonerà scontato ma noi siamo e sempre saremo dalla parte degli ultimi, dalla parte di chi soffre, dalla parte di chi è diverso. Per questo motivo sottoscriviamo con piacere questo manifesto e i punti contenuti al suo interno".

E la lista degli artisti che hanno aderito al manifesto continua ad allungarsi anche con il rapper palermitano Christian Picciotto, che è anche un operatore sociale e collabora con Manifesta12 per la quale sta organizzando una serie di eventi. Con Picciotto anche Murubutu, al secolo Alessio Mariani, professore di storia e filosofia, materie che racconta anche nella sua produzione musicale. Il mondo della cultura risponde anche con l’ex soprintendente Adele Mormino, Roberto Albergoni, direttore della Fondazione Manifesta12 Palermo, la regista Giovanna Taviani ideatrice del Salina Doc Fest, il regista Umberto Cantone, Franco Cascio direttore della rassegna “Un mare di libri” di Terrasini. E poi la scrittrice e giornalista Tiziana Barillà, autrice, fra gli altri, del libro “Mimì Capatosta, Mimmo Lucano e il modello Riace” e l’associazione Addio Pizzo Travel.