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Regionali Sicilia, Berlusconi a Palermo: "Accordo con Salvini e Meloni per governo del Paese"

Il leader di Forza Italia al Politeama per sostenere il candidato di centrodestra Nello Musumeci: "La sinistra ha derubato il futuro". Ma Salvini frena: "Siamo qui per le regionali, non parli di ministri"

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Silvio Berlusconi, a Palermo per sostenere il candidato governatore per il centrodestra Nello Musumeci, parla in un teatro Politeama gremito di sostenitori con la mente già rivolta alla sfida delle elezioni politiche. E rilancia l'alleanza con Salvini e Meloni che, secondo le ultime notizie, incontrerà domani a Catania al termine dei comizi che i tre terranno separatamente in città.

"Secondo il nostro programma - dice l'ex cavaliere - nel Cdm 12 ministri su 20 saranno della vita civile, delle imprese, della cultura. Solo 8 devono essere politici e di questi 3 di FI, 3 della Lega e 2 di Fdi. Ho fatto leggere il programma a Matteo Salvini e Giorgia Meloni e sono d'accordo. Nel centrodestra c'è concordia su come deve essere formato il prossimo Consiglio dei ministri e sul programma".

"Serve una riorganizzazione scientifica degli enti importanti e con cui abbiamo normalmente a che fare - continua Berlusconi - Serve una rivoluzione gentile, ma radicale e una volta al governo la faremo. Mi sono fatto fare un programma, che ha avuto un consenso largo, dai cittadini che abbiamo coinvolto e che non sarebbero andati a votare, e anche dai nostri alleati".

Tra i temi di questo programma "la riforma della giustizia", "più sicurezza e prima cosa fermare l'immigrazione", la "pensione minima a mille euro e una pensione alle nostre mamme", "meno vincoli dall'Europa", nonchè "meno tasse, con la flat tax, si pagherà dalle famiglie e dalle imprese sopra i 12.000 euro, questo abbatterà l'evasione fiscale. Toglieremo l'imposta sulla prima casa, via l'imposta sulle donazioni e sulle successioni, il bollo auto. Per ridurre le tasse dovremo ridurre le spese dello Stato e chiudere davvero, non come ha fatto Renzi, Equitalia. Noi vogliamo eliminare alcune imposte che sono immorali: le imposte sulla prima casa, l'imposta sulla donazione e quella sulle successioni".

 "Ho visto i numeri del dopo Crocetta. Un disastro. Non è vero quello che dicono: il centrodestra organico ha governato la Sicilia per 9 anni e 8 mesi, il centrosinistra per 45 anni: questa è la proporzione delle responsabilità - ha continuato Silvio Berlusconi - La situazione della Sicilia su competitività e infrastrutture lascia sgomenti: sulle infrastrutture - ha aggiunto - siamo al penultimo posto dell'Europa; l'Isola è al 237esimo posto su 263 regioni in Europa per competitività. Questa è l'eredità che ha lasciato il governo Crocetta che ha derubato il vostro futuro".

Sugli impresentabili nelle liste di Forza Italia l'ex premier taglia corto: "Abbiamo messo gli uomini giusti, qualcuno ha posto qualche eccezione su un paio di persone. Io dico: c'è il sistema delle preferenze, se non vi sembrano candidabili non li votate, è un problema che non esiste. Abbiamo messo gli uomini giusti, con un giusto programma".

Infine l'affondo ai Cinque Stelle: "I siciliani non possono mettere la loro regione nelle mani del M5S, movimento pauperista e giustizialista, che fanno scappare coloro che i grillini odiano, cioè gli imprenditori, i risparmiatori e il ceto medio. E a chi non vota dobbiamo spiegare questo: non voti perchè sei disgustato e rassegnato, ti capisco, ma questa volta ci devi andare perchè è nel tuo preciso interesse farlo. Chi volta per i 5 stelle è una persona che non ragiona, che non ha testa".

• SALVINI: "BERLUSCONI NON PARLI DI MINISTRI"
Ma da Palagonia Salvini frena: "L'incontro con Berlusconi? Interessa di più ai giornalisti. Io domani ho altri sette incontri pubblici, ne ho già fatti una ventina. Domani alle 19.30 sarà in piazza Bellini, e poi, dopo gli eventi degli altri se vogliamo vederci per un piatto di pasta sono contento. La Meloni? Sì, sì... Ovviamente l'invitato ospite è Musumeci: noi siamo qui per lui e non per ragionamenti politici nazionali. E' inutile che Berlusconi parli di ministri, viceministri, non mi interessa..."