Palermo

Renzi in Sicilia, prima visita dopo la sconfitta: "Insistere sulla lotta alla mafia"

(ansa)
Il segretario del Pd, in tour nell'Isola, dribbla le domande sul partito: "Le discussioni ci sono, ma l'obiettivo del viaggio è ascoltare. Sulle infrastrutture una rivoluzione"
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“Le discussioni all'interno del Pd ci sono, sono numerose, ma l'obiettivo di questo viaggio è ascoltare in ciascuna delle province italiane alcune storie”. Durante il viaggio in Sicilia che fra oggi e domani lo vedrà toccare tutte le province, il segretario del Pd Matteo Renzi - per la prima volta nell'Isola dopo la batosta del 5 novembre - dribbla le domande sul partito: l’ex premier, però, sta toccando i temi più disparati, dai rifiuti alle infrastrutture. "Si iniziano a vedere i primi cantieri, tutte cose giuste e sacrosante che rivendico - ha detto - tuttavia la gente, ancora, le strade non le vede e sente dire di una massa enorme di soldi che noi abbiamo messo, che ancora non si sono tradotti in infrastrutture e strade. Quando la Sicilia avrà una sistema di infrastrutture non dico come nel resto d'Italia, e questo è una vergogna, ma comunque migliore di quella attuale, e quando si spenderanno i soldi che abbiamo messo, vedrete sicuramente una rivoluzione".

A un vigile del fuoco che gli ha consegnato una lettera nella quale si chiede altro personale per potere far fronte alle necessità del corpo, Renzi ha detto: "Non vi prometto niente perché non ho il ruolo per fare promesse, ma mi impegnerò su questo tema".

Renzi, però, ad Agira si è occupato anche della discarica privata contro la quale si schiera un comitato di cittadini: “Sono vicino a questa battaglia - ha detto - e offro la disponibilità del Pd a sostenere il Comitato. Questo è il luogo meno adatto, considerate le bellezze paesaggistiche". L’impianto è stato autorizzato dal governo Crocetta.

In mattinata, Renzi è stato a Gaggi, nel Messinese, dove ha visitato il centro antiviolenza gestito dall'associazione Penelope: "I nostri governi – ha detto - hanno aumentato i fondi per la lotta alla violenza, alla tratta e alla schiavitù, ma c'è ancora moltissimo da fare. Ho ascoltato i racconti di queste ragazze, di queste giovani donne che sono state sottoposte a violenze. C'è ancora molto da fare. Ci sono delle operatrici brave, valide e forti che hanno voglia di lavorare; è importante che ci siano i contributi, i denari e l'attenzione, lasciatemelo dire, anche degli uomini, non soltanto delle donne, perchè è un tema che riguarda tutti". Nel pomeriggio, a Palermo, ha invece parlato di mafia: "Ho iniziato questa tappa palermitana
- ha detto - incontrando i ragazzi di Addiopizzo, in questa sede dell'associazione che è un bene strappato alla mafia, un intero popolo che non paga il pizzo è  libero. Noi pensiamo che, oggi particolarmente, 26 anni dopo le parole di quella intervista a Samrcanda di Libero Grassi e dopo gli ultimi arresti in questa città, vi sia la necessità di continuare a insistere sulla lotta per la legalità e contro ogni tipo di mafia. Naturalmente questo incontro è servito per prendere appunti nel nostro viaggio per il Paese, per ascoltare". Poi l'incontro con la figlia di Libero Grassi, Alice, "importante per me dal punto di vista personale, mi ricordo quella intervista di suo papà mentre io avevo sedici anni e studiavo al liceo. Per me - ha aggiunto - quella famiglia rappresenta un pezzo di storia del nostro Paese, non solo della vostra città; dall'altra parte è stato utile ascoltare i ragazzi di Addiopizzo e per prendere un pò di appunti".