Palermo

M5S, l'attivista di origine nigerina contro Di Maio: "Sui taxi del mare hai sbagliato"

Alì Listì Maman, candidato alle Regionali, si scaglia contro il leader. E i militanti lo criticano

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"Li chiamava taxi del mare! Ora rinnega ciò che scrive! Non si fa, non si fa! Salvare le vite umane è un valore ed un impegno sacro per ogni forza politica compreso il #movimento. Caro Luigi questa l'hai toppata". A scriverlo su Facebook è un attivista M5S di Palermo, Alì Listi Maman, che alle 'Comunarie' di Palermo aveva ottenuto molti consensi ma poi si ritirò, parlando delle ultime polemiche su Luigi Di Maio che ha smentito di avere mai parlato di "taxi del mare". Ma le sue parole sono state duramente criticate da alcuni attivisti che lo attaccano: "Ma che scrivi?", dice Giovanna Romano. Mentre Elena Bulla, altra attivista grillina, dice: "Scrive ciò che pensa, e a favore di un'invasione senza controllo, Alì dimentica che siamo in Italia e non in Africa... Ma essendo africano tira l'acqua del suo mulino, per fortuna ha la cittadinanza italiana. A cosa può servirti se non servi il tuo paese".

Alì Listì Maman, candidato anche alle elezioni regionali, è un avvocato trentenne nato in Niger, ma italianissimo, perché adottato da piccolo da una famiglia palermitana. Lo stesso Alì ha replicato a Elena Bulla: "Ti prego, dimmi tu a che mi serve. Io non ho parlato di invasioni. Mi dispiace per te che non sai leggere altro. Forse ti sfugge che sono italiano quanto te e sono orgogliosi di esserlo quanto orgoglioso delle mie origini. Ad maiora semper (te lo scrivo in italiano o pensi che sia un dialetto africano?)...". Angelio Lamartina gli scrive: "Perché continuate a buttare fango sul Movimento che ti ha permesso di candidarti più e più volte? Riconoscenza, questa sconosciuta". Ma anche questa volta l'attivista grillino gli risponde: "Ah non sapevo che fosse moneta di scambio il mio silenzio. Ricordati Angelo che non è questa la riconoscenza. Ah dimenticavo forse se uno è del movimento non ha diritto di critica". (segue)

Arcangela Savarino scrive ad Alì Listì Maman: "Mi dispiace che tu venga attaccato da persone che sono convinte che fare parte di un movimento o un partito voglia dire non criticarlo ed essere sempre d'accordo su tutto, al punto di difendere l' indifendibile. C'è bisogno di lucidità di pensiero, di critica: le uniche cose che consentono di crescere e migliorare un gruppo, ma mi rendo conto che non tutti possano capirlo. Alcuni hanno bisogno di essere guidati e comandati dall'alto, per evitare il faticoso lavoro di pensare con la propria coscienza. Ad maiora".