Palermo

Pd-caos, un gruppo di dirigenti scrive a Renzi: "No al partito-autobus per le elezioni"

Un gruppo di componenti della direzione e segretari di circolo segnala con una lettera al segretario "l'immobilismo di molti candidati"
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Una pagina Facebook e una lettera aperta indirizzata a Matteo Renzi. Per dire che "dopo le scelte fatte per la composizione delle liste, la campagna elettorale si sta rivelando un vero e proprio disastro". A firmarla sono decine di dirigenti di varie province siciliane, come Daniele Vella del Pd di Bagheria (Palermo) e componente della Direzione regionale; Dario Macchiarella, componente della segreteria provinciale dei Giovani democratici di Palermo; Gaetano Bosciglio, segretario del circolo di Cianciana (Agrigento). E ancora Giuseppe Caudo del Pd etneo; Alessandro Miliziano, segretario del circolo di Cattolica Eraclea; Concetta Fiore del Pd Ragusa; Carmelo Spataro del Pd Siracusa, Enza Ganci, componente della direzione provinciale dei Giovani democratici di Agrigento.

"Caro Matteo, ti scriviamo perché siamo molto preoccupati per le sorti del Partito democratico - si legge nella lettera postata su Facebook -. Noi dirigenti e militanti di ogni parte dell'Isola ogni giorno assistiamo all'immobilismo di molti candidati. Sono molti, infatti, quelli che preferiscono rimanere comodi nei fortini blindati della legge elettorale o che al massimo si limitano ad organizzare qualche sporadico evento senza coinvolgere tutte le anime del nostro Partito".

Ecco perché secondo i firmatari della lettera aperta "calare dall'alto i nomi dei candidati senza tenere in considerazione l'opinione dei territori, di chi ogni giorno in nome e per conto del Partito democratico si impegna nella propria città, è stato un grave errore". Ma "ancora peggio", avvertono, è stata "l'apertura a soggetti politici che nulla hanno a che vedere con la nostra identità politica e che molto probabilmente, subito dopo le elezioni, saranno pronti a scendere dall'autobus Pd portando con loro la sedia sulla quale si sono seduti".

"Delusione e rassegnazione". Sono questi per i firmatari della lettera aperta i sentimenti che "stanno prendendo il sopravvento tra la nostra gente, mentre i cittadini non ci riconoscono e non si riconoscono più in un Partito che sta subendo una profonda mutazione genetica. È questa la realtà del Pd che registriamo in Sicilia e che sentiamo il dovere di rappresentarti per dirti che il Pd deve tornare ad essere un partito di sinistra, progressista, plurale, realmente democratico, partecipato, attivo e dinamico. Il Partito democratico è la nostra casa che abbiamo intenzione di ricostruire dalle macerie perché oggi così, caro Matteo, è un disastro".