Palermo

Minacce al leader dei "partigiani Pd"

Caso analogo a Ragusa contro il segretario

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Una lettera di minacce è stata recapitata al leader dei "partigiani Pd" Antonio Rubino: "Se inviti ancora quei bastardi a casa nostra - vi si legge - i fiori li metteranno sulla tua cassa da morto". A Rubino arrivano le solidarietà dei segretari regionale e provinciale del partito, Fausto Raciti e Carmelo Miceli.

Un caso simile è accaduto a Ragusa. Dapprima un volantino "sciocco", che voleva forse essere satirico "e che ha prodotto invece solo disinformazione, pretendendo di far scadere un invito ad una manifestazione civica alla pubblicità di un'insulsa festa a pagamento". Poi l'anonima minaccia di chi crede sia tutto vero e invita gli organizzatori a usare il ricavato della festa per comprare benzina e darsi fuoco, chiudendo con la minaccia al segretario dem Peppe Calabrese di far pagare "a caro prezzo" l'aver usato l'ospedale per prendere in giro la gente e il disegno di tre pistole pronte a sparare. Lo rende noto la direzione cittadina del Pd che manifesta la propria solidarietà al segretario Calabrese. "Questo è ormai il livello - è sottolineato in un documento della direzione cittadina del Pd di Ragusa - con cui rischiamo di dover convivere nei tempi attuali di una campagna elettorale incattivita ed incivile. Una iniziativa di alto valore civico, che mira ad ottenere vantaggio per l'intera popolazione ragusana, viene scambiata da qualcuno per l'occasione di montare uno scherzo stupido; con il rischio di dare la possibilità a qualche esagitato di ritenerla una colpa da far pagare a caro prezzo, con la chiara indicazione di tre pistole puntate verso chi parla". Solidarietà al segretario cittadino Peppe Calabrese, "assicurandogli vicinanza e condivisione, invitandolo a proseguire sulla strada dell'impegno per la città di Ragusa e per i suoi cittadini, unico vero fine cui è stata da sempre ispirata la sua e la nostra azione politica".