Palermo

M5S, cade la roccaforte Ragusa: il nuovo sindaco è Cassì

Il civico di centrodestra si impone nella città amministrata finora dal grillino Piccitto: Tringali battuto di 6 punti
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RAGUSA - È caduta la roccaforte Ragusa: il Movimento 5 Stelle perde al ballottaggio l’unico capoluogo di provincia che amministrava. Tre mesi dopo il perentorio 28-0 delle Politiche, in Sicilia il vicepremier Luigi Di Maio conosce l’insuccesso delle amministrative. Addio a una città simbolo, per i M5S, che avevano fallito l'approdo al secondo turno in tutti gli altri capoluoghi al voto (Catania, Messina, Siracusa e Trapani): il nuovo sindaco è Giuseppe Cassì, civico di centrodestra, con un risultato che lo vede superare di oltre 6 punti  il portabandiera di M5S Antonio Tringali, presidente del consiglio comunale uscente.

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I RISULTATI DEFINITIVI

A tarda ora Cassì guida una processione di simpatizzanti che lo acclamano con cori da palazzetto dello sport (il vincitore fu capitano della Virtus Ragusa e all'inizio degli anni Novanta giocò in A1 con la Pallacanestro Trapani) mentre Tringali si consola con una birra bevuta insieme al leader siciliano dei grillini, Giancarlo Cancelleri.

Va via presto, appena il risultato si forma, Federico Piccitto, che non si è ricandidato dopo uno scontro interno al meetup locale. “La città ha bocciato un’amministrazione fallimentare”, dice il neo-sindaco.

Cassì, caratterizzato da posizioni anti-sistema ma non sgradito ai salotti buoni, correva con uno schieramento quasi esclusivamente civico, pur con un'ispirazione di centrodestra, ma in campagna elettorale ha potuto contare sugli endorsement pubblici del presidente della Regione Nello Musumeci e della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Per Tringali erano scesi in campo i ministri: prima Luigi Di Maio, poi – venerdì scorso - la ministra per il Sud Barbara Lezzi. Ma con l’esponente di M5S si erano schierati pure in modo ufficioso Maurizio Tumino, candidato del centrodestra "ortodosso" al primo turno, e il deputato regionale del Partito democratico (ed ex sindaco forzista) Nello Dipasquale. Non è servito. La roccaforte Ragusa è venuta giù.