Soragna, sinistra in piazza: "Anticomunismo non passerà" - Foto
Più di 400 persone provenienti da Parma, Piacenza, Bologna, Varese e Genova sono scese in strada a Soragna, in provincia di Parma, contro la mozione anticomunista approvata dal Consiglio comunale del paese lo scorso 23 settembre su proposta dalla consigliera Maria Pia Piroli del gruppo Soragna ci Lega. Il testo, impegna il primo cittadino, Salvatore Iaconi Farina, a chiedere al governo di procedere alla "messa al bando del comunismo" e mira a perseguire l’ideologia comunista, ponendola sullo stesso piano del fascismo. In risposta le bandiere rosse sono tornate a sventolare, da viale Martiri della Libertà al municipio. Presente anche Antonio Rizzo segretario nazionale del Partito Comunista: "Chi vuole equiparare il comunismo con il nazifascismo - ha sottolineato - compie un'operazione antistorica, che ha l'obiettivo di screditare l'unica alternativa al capitalismo che sia stata in grado di vincere": un modello "fondato sul potere ai lavoratori, un modello socialista è più attuale che mai". "Non cadremo nel gioco degli opposti estremismi non accetteremo un'equiparazione antistorica, ma soprattutto a cento anni dalla Rivoluzione sovietica, continueremo a lottare per quegli obiettivi, che sono la giustizia sociale, la pace, il progresso dei popoli in un sistema che rifiuti lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. La mozione, approvata anche come reazione alla legge Fiano contro i simboli fascisti, vede un'analoga proposta al Consiglio comunale di Marzabotto (Bologna), che ora dovrà esprimersi. L'appello per chiedere il ritiro della mozione è stato sottoscritto da Sinistra Italiana, Anpi, Arci, Rifondazione Comunista, sindacati di base e confederali.
Soragna mette al bando il comunismo