Parma

Nasce il partito dei sindaci, Pizzarotti: "Lavoriamo per Regionali 2019"

(imagoec)
Il sindaco di Parma alla fondazione di Italia in Comune, rete di amministratori locali. "Vogliamo costruire la nuova classe dirigente del Paese"
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"C'è una politica che litiga, discute e non arriva mai al dunque. Lo vediamo tutti i giorni. Poi c'è una politica che fa, arriva a risultati concreti e migliora la qualità di vita degli italiani. È la politica dei sindaci. Oggi, in Italia, si ha bisogno di questa politica ideale: pragmatica, vera, concreta".

Lo scrive su facebook il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, che oggi ha partecipato a Roma alla convention di fondazione di Italia in Comune.

"Ci stiamo inventando - aggiunge Pizzarotti - qualcosa di nuovo? No, stiamo dicendo agli italiani che il motore del Paese è la politica che vive e prospera nelle città. Dunque se il Paese rallenta non siamo noi a doverci fermare, ma è il Paese a doversi mettere al passo. Oggi può essere un punto di partenza, e ho sentito la necessità di esserci. Siamo sulla buona strada".

Italia in Comune nasce come movimento politico formato da oltre 400 amministratori locali eletti in liste civiche di tutta Italia, che non mira - viene sottolineato - alle Politiche del 2018 ma che intende costruire la nuova classe dirigente del Paese, partendo dall'esperienza amministrativa dei territori. Un partito fatto da sindaci che "ogni giorno rappresentano l'ultimo terminale dello Stato".

Questo il nucleo dell'iniziativa lanciata dal primo promotore Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, nella sede dell'Opificio Romaeuropa.

L'obiettivo, in sinergia con altre liste civiche, è essere in campo in occasione delle Regionali del 2019.

All'iniziativa erano presenti anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, Stefano Fassina, deputato di Sinistra Italiana, e Renato Accorinti, sindaco di Messina.

"L'idea di unire dei sindaci per lavorare insieme partendo dall'esperienza amministrativa e andando verso un'esperienza nazionale penso sia necessaria, ma credo anche che le cose vadano costruite con serietà e con una comunione di intenti che non si può trovare in pochi mesi" dice Pizzarotti riferito al voto politico nazionale in programma a marzo.

"Si deve però lavorare per aiutare altre liste civiche e cominciare magari a pensare alle regionali del 2019, quello potrebbe essere un obiettivo raggiungibile", aggiunge.

"Quello di oggi - sottolinea - è un primo passo per qualcosa che potrebbe crescere nei prossimi anni. Il nostro sarà il partito delle persone che vogliono fare qualcosa per il Paese partendo da una base credibile. Amministrare vuol dire fare cose concrete, che certe volte non vanno nella direzione del consenso, come sentiamo da alcuni slogan a livello nazionale. Un approccio diverso dalla politica nazionale".

E nel 2019 si voterà anche in Emilia Romagna (oppure primavera 2020) dove il presidente Stefano Bonaccini, che nel corso del primo mandato sta mantenendo con il sindaco di Parma un'ottima collaborazione, potrebbe trovare una convergenza con il nuovo movimento politico dei sindaci.

D'altra parte, non è un mistero l'apprezzamento che vari esponenti del Pd hanno nutrono nei confronti del primo cittadino di Parma.
(ansa)

Sabato l'ex esponente del M5s è stato a Quarto (Napoli) per un incontro con altri amministratori usciti dal Movimento: Domenico Messinese di Gela e la "padrona di casa" Rosa Capuozzo. L'occasione è stata la presentazione dell'associazione "Coraggio Quarto!", varata dalla Capuozzo subito dopo l'espulsione da M5S, nel gennaio 2016, per proseguire l'esperienza amministrativa alla guida del comune flegreo.

"Puntiamo ad avviare un lavoro di rete - ha detto Pizzarotti - Una rete tra amministratori usciti dai discorsi partitici che abbiano una base di valori condivisi. E' prematuro pensare oggi a qualcos'altro. Questa di Quarto è una delle tappe di avvicinamento per creare la rete. L'obiettivo è dialogare con persone che abbiano esperienza e storia amministrativa locale nell'ambito del civismo, come già sta avvenendo in Emiila Romagna tra i comuni di Comacchio, Cento e Budrio. Stiamo verificando questa possibilità".