Parma

Parlamentari Pd: "Illogico e dannoso sacrificare castello di Torrechiara"

Lettera al ministro Franceschini sui nuovi orari di accesso: "Contestiamo la decisione del direttore" e chiedono più personale
 
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"La necessità di garantire la regolare apertura per turisti e visitatori della Camera di San Paolo a Parma non può in alcun modo giustificare la chiusura, anche se temporanea, della possibilità di accedere al Castello di Torrechiara".

E' chiara la posizione dei parlamentari Pd di Parma Gorgio Pagliari, Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini che contestano la recente scelta effettuata dalla direzione del polo museale di modificare gli orari di accesso del maniero chiuso fino a marzo 2018 la domenica.

"Il nostro territorio - scrivono - custodisce beni storici e architettonici di primaria importanza, visitati ogni anni da migliaia di turisti, che hanno diritto di essere pienamente valorizzati e aperti al pubblico", per questo, "non condividendo la decisione del direttore del polo museale, abbiamo ritenuto necessario informare il ministro Dario Franceschini: l’obiettivo non può che essere quello di garantire la piena accessibilità di entrambi i siti".

Nella lettera inviata al ministro dei Beni e delle attività culturali."abbiamo inoltre rinnovato la richiesta di integrare la dotazione di personale che non può più essere rinviata". Analoga iniziativa è stata dal sindaco di Langhirano Giordano Bricoli.

Pagliari, Maestri e Romanini ritengono che, per una migliore e più razionale conduzione di questo patrimonio artistico ed architettonico, "sarebbe opportuno assegnare la competenza della Camera di San Paolo al complesso monumentale della Pilotta considerata la distanza tra i due poli museali e la complementarietà dei percorsi di visita. Ma, in ogni caso, il sistema museale di Parma ha bisogno di rinforzi che consentano la puntuale e regolare accessibilità di tutti i percorsi di visita, tanto in città quanto in provincia".

Sacrificare l’apertura del Castello di Torrechiara è quindi "illogico e gravemente dannoso per il territorio e le attività che gravitano intorno ad esso"; tra l'altro, aggiungono, la legge di bilancio 2018 approvata nei giorni scorsi ha autorizzato il Mibact a nuove assunzioni scorrendo le graduatorie di un concorso già espletato e da qui la richiesta di destinare alla provincia di Parma parte delle "nuove immissioni in ruolo anche a sostegno della candidatura di Parma a capitale della Cultura 2020".