Parma

Elezioni, Fiore di Forza Nuova a Parma "Gravissimo sala civica a terrorista nero"

(ansa)
Becchetti (Potere al Popolo): Comune ritiri l'uso dello spazio comunale. Intervento di partiti e movimenti
2 minuti di lettura
Margherita Becchetti, candidata di Potere al Popolo a Parma alle elezioni del 4 marzo, chiede che il Comune di Parma ritiri la sala civica comunale di via Emilia Ovest a Forza Nuova.

Fiore sarà a Parma sabato mattina: "E' leader di una organizzazione neofascista. Come ha documentato l'Espresso è un terrorista nero impunito solo perchè scappato in Inghilterra nel 1980 prima di essere arrestato ed è tornato in Italia solo quando la sua condanna è caduta in prescrizione".
"Gravissimo inoltre il fatto che Fiore sarà in una sala comunale, una sala della collettività, di tutti. Perché dovremmo accettare che proprio lì venga portata avanti una politica discriminatoria, antidemocratica, omofoba e ispirata all'odio razziale ? Gli spazi pubblici non possono essere offesi in questo modo".

Quindi l'appello al Comune perché "approvi un regolamento per la concessione degli spazi pubblci che obblighi chi chiede di utilizzarli di rispettare democrazia, Costituzione e sottoscrivere una dichiarazione di antifascismo".

Per una SinistraRivoluzionaria - Parma"Riteniamo scandaloso che una sala comunale venga riservata ad un partito apertamente fascista come Forza Nuova. Ricordiamo che FN non ha esitato ad esprimere solidarietà al terrorista che a Macerata ha fatto fuoco su migranti inermi in preda a un delirante odio razziale. Non stupisce che Roberto Fiore abbia provato empatia verso Traini. Probabilmente l’episodio di Macerata gli ha riportato alla mente gli atti degli stragisti neri degli anni Settanta, tra le fila dei quali militava lo stesso Fiore. Ma anche noi, insieme a tutto il popolo antifascista di Parma, abbiamo una buona memoria. Nessuno spazio per il fascismo, fuori Forza Nuova dalla nostra città".

Nota del Comune - "Ribadendo i valori democratici, costituzionali e ispirati all'antifascismo cui si attiene nella sua azione amministrativa, il Comune di Parma vuole precisare, in merito alla concessione temporanea di sale pubbliche che, il Regolamento Comunale relativo, stabilisce "l'utilizzo delle sale nella disponibilità del Comune a titolo gratuito durante le competizioni elettorali a partiti e movimenti politici o referendari che le richiedano per lo svolgimento di assemblee, conferenze e dibattiti durante le competizioni elettorali o referendarie". (art. 6 del Regolamento approvato dal Consiglio Comunale con delibera 20/2015). Una mancata concessione di spazi richiesti, nei modi e nei tempi stabiliti per legge, attua una violazione delle norme che regolano la condivisione degli spazi pubblici della città".


Non si poteva negare la sala civica a Forza Nuova?  Bastava modificare il Regolamento
La concessione di una sala civica a Forza Nuova per un incontro elettorale con Roberto Fiore ha suscitato molte critiche da parte di diverse forze politiche, oltre che dell'ANPI , che ritiene che l'Amministrazione non sia in grado "di difendere i valori antifascisti di Parma". 

Il Comune ha risposto alle critiche "ribadendo i valori democratici, costituzionali e ispirati all'antifascismo", ma dicendo sostanzialmente che a Regolamento vigente, non si poteva fare diversamente. 

Manca - chissà perché? - nella risposta del Comune l'unica ovvia conclusione, resa oggi necessaria da una chiara recrudescenza non solo delle organizzazioni di ispirazione fascista, ma di tutti quei gruppi che usano lo spazio pubblico in modo violento: una modifica al Regolamento di concessione (perché nessuno ci ha pensato prima della campagna elettorale?).

Come hanno già fatto altri comuni italiani, presenteremo quindi al più presto la proposta di introdurre nella domanda di concessione di una sede civica l'obbligo di una dichiarazione in cui il concessionario dichiara formalmente di riconoscersi nei principi e nelle norme della Costituzione italiana; di non professare e non fare propaganda di ideologie neofasciste e neonaziste; di non perseguire finalità antidemocratiche, esaltando, propagandando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o denigrando la Costituzione e i suoi valori democratici fondanti.
Pier Paolo Eramo, Fabrizio Pezzuto, Lorenzo Lavagetto
capigruppo PP, PU, PD in Consiglio Comunale