Parma

Mobilità, Pd propone ciclovia lungo il Po M5s nuovo ponte a Colorno

Esponenti dem uniti nel proporre un percorso ciclabile da Parma a Zibello
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La pasta. Il pomodoro. Il parmigiano. Il prosciutto. I tortèl dols, la spalla cruda, la grappa delle nebbie, il culatello. Non è il Paese di Cuccagna, ma il patrimonio gastronomico della Food Valley, che un progetto del partito Democratico e dei Comuni della Bassa punta a mettere in rete, con la creazione di un percorso ciclabile da Parma a Polesine-Zibello.

Settanta chilometri di cultura e gusto, da percorrere in sella a una bici. Si chiama Parma Bike & Food Valley l’iniziativa presentata dal Pd e dai sindaci dem e di centro-sinistra di Sorbolo, Mezzani, Torrile, Colorno, Sissa Trecasali, Roccabianca, Polesine Zibello. E che vede il sostegno di Lucia Annibali, candidata nel collegio uninominale, e Rosina Trombi, in corsa nel plurinominale con la lista Insieme.

Finalmente - ha affermato il primo cittadino di Sorbolo e segretario democratico provinciale Nicola Cesari - il Pd propone un progetto importante per il territorio, anche alla luce della recente nomina di Parma capitale della cultura 2020. Un’iniziativa che nasce grazie alle forze di centro-sinistra che oggi governano i comuni della provincia. Un progetto che estendiamo al sindaco Federico Pizzarotti, rispondendo così a una delle sue domande. Speriamo accolga il nostro invito". Il primo cittadino, nei giorni scorsi, aveva sollecitato tutti i candidati a presentare una proposta a favore di Parma.

L’idea è quella di unire i diversi comuni, sfruttando in buona parte una serie di piste ciclabili già esistenti, che partendo da Parma arrivino fino a Polesine Zibello. L’obiettivo è di darne completa attuazione proprio nel 2020, collegandola a Parma capitale della cultura.

Iniziando dal capoluogo, il turista potrà arrivare in quella che Cesari ha definito "la patria della pasta asciutta con parmigiano e pomodoro”. Il primo tratto dell’itinerario toccherà infatti lo stabilimento della Barilla, per poi attraversare Sorbolo, dove sono stati riqualificati quattro chilometri di pista ciclabile, con un investimento del Comune di circa 800mila euro. Per i bikers vi sarà la possibilità di attraversare campi di grano, pomodoro e visitare un caseificio dove si produce il parmigiano reggiano. 

Quindi i ciclisti toccheranno Mezzani, snodo di collegamento -  ha precisato il primo cittadino Romeo Azzali - sia con Brescello, dove si può visitare il Museo di Don Camillo e Peppone (circa 40mila visitatori all'anno) che la Reggia a Colorno: “Il turismo ciclabile - ha commentato la sindaca Michela Canova - potrebbe contribuire a incrementare il numero delle presenze”.

Fuori dal percorso, ma comunque legato all’iniziativa, è il territorio di Torrile, forte della produzione di vini, grazie alla presenza delle Cantine Ceci e della Festa del Lambrusco, come evidenziato dal sindaco Alessandro Fadda.
L’itinerario procede quindi dal tortèl dols di Colorno alla grappa delle nebbie e la spalla cruda di Sissa Trecasali. Questo segmento rappresenta l’unico tratto al momento non coperto dal collegamento ciclabile, per la cui realizzazione si stima un intervento di circa 400mila euro. A Sissa è inoltre in corso - come spiegato dal sindaco Nicola Bernardi - il restauro della Rocca dei Terzi, resosi necessario dopo il sisma del 2012. 

Chiudono il percorso Roccabianca e Polesine Zibello. Nel primo il museo de Il mondo piccolo, tributo a Giovannino Guareschi, ha ricordato il sindaco Marco Antonioli. Culatello, nuovo ostello e Museo dei cinema sono il perno dell’offerta turistica ricordata dal primo cittadino Andrea Censi.

"Pieno impegno - ha detto Annibali - per questo bellissimo progetto, innovativo e intelligente, che promuove un’idea di turismo, che sposa cultura, storia, tradizioni e territorio. Un’iniziativa che punta sulla mobilità sostenibile, mostrandosi attenta all’ambiente e che si sposa totalmente con la recente nomina di Parma come città capitale della cultura nel 2020. Sarà la mia proposta per questo territorio, se sarò chiamata a rappresentarlo".

Si muove in ottica di mobilità anche il M5s -  "Sì al ponte Casalmaggiore-Colorno, No al ponte sullo stretto di Messina". I candidati del MoVimento 5 Stelle Lombardia e MoVimento 5 Stelle Emilia-Romagna , Danilo Toninelli (proporzionale Senato Lombardia- Cremona Lodi), Marco Montanari (uninominale Senato Parma) e Matias Eduardo Diaz Crescitelli (proporzionale Camera Emilia Romagna 4) si sono incontrati in barca in mezzo al Po sotto il ponte chiuso per colpa della mala politica per rilanciare le proposte. Lo hanno fatto sulle note di Fin che la barca va di Orietta Berti e scambiandosi Parmigiano Reggiano (in arrivo dalla sponda emiliana) e Grana Padano (in arrivo da quella lombarda).

"Diciamo stop al grande spreco del ponte sullo Stretto di Messina e sì ai fondi pubblici per infrastrutture veramente utili come il totale recupero e la riapertura stabile del ponte Colorno-Casalmaggiore, opere richieste da migliaia di cittadini spesso pendolari. I ponti come quello tra Casalmaggiore e Colorno rischiano di crollare perché abbandonati dalla vecchia politica che pensa alle mega opere faraoinche, che tanto piaccono alle mafie e corrotti e non sa più tutelare il territorio" ha spiegato Toninelli.

"L'Italia ha bisogno di tante piccole opere utili, non di grandi opere inutili come il ponte sullo Stretto di Messina caldeggiato da Berlusconi e Delrio. Il governo del Movimento 5 Stelle sarà un governo del buonsenso che rilancerà l’economia con investimenti mirati a creare posti di lavoro tutelando il territorio" ha dichiarato Marco Montanari.

"Non è il 'maquilage' come quelli decisi in legge di Bilancio del Pd che risolve problemi come quelli del ponte tra Colorno e Casalmaggiore" hanno concluso i tre candidati del Movimento 5 Stelle prima di raggiungere di nuovo le relative sponde.