Lo hanno atteso sotto casa e massacrato di botte. Una violenta aggressione per convincerlo a ritrattare. E' quanto capitato al professionista parmigiano Paolo Signifredi nella località segreta dove il sistema di protezione lo aveva nascosto. Ha riportato lesioni gravi ma non rischia la vita.
Signifredi è stato condannato perché ritenuto il commercialista della 'ndrangheta dei Grande Aracri e la notizia del pestaggio, avvenuta il 18 aprile scorso, è emersa lunedì a seguito dell'assenza dell'uomo ad alcune udienze a cui avrebbe dovuto prendere parte contro le cosche.
Aemilia, la storia del commercialista di Parma: "Minacciato per collaborare"
L'episodio è stato confermato dalla sua legale Maria Teresa Pergolani. Signifredi, 53 anni, di Baganzola, è coinvolto in quattro processi già in corso e le sue dichiarazioni sono agli atti di una dozzina tra distrettuali antimafia e procure ordinarie.
Aemilia, Stige, processo Pesci a Mantova sono alcuni dei procedimenti durante i quali sono state usate le sue testimonianze. Troppo per i criminali che hanno così mandato un avvertimento a lui e agli altri pentiti.
Signifredi è stato condannato perché ritenuto il commercialista della 'ndrangheta dei Grande Aracri e la notizia del pestaggio, avvenuta il 18 aprile scorso, è emersa lunedì a seguito dell'assenza dell'uomo ad alcune udienze a cui avrebbe dovuto prendere parte contro le cosche.
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