Parma

Parma, 2500 le famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese

Caritas: "Dopo cinque anni siamo ancora in un momento di crisi del nostro territorio su cui grava anche l’aumento della disuguaglianza"
2 minuti di lettura
"Sarà la risposta corale, l’unica possibile, di persone, enti, aziende del nostro territorio che tendono la mano a chi si trova in grave difficoltà anche a Parma, dove la povertà continua ad avere numeri importanti e dove sono almeno 2500 le famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese".

Forum Solidarietà ricorda i numeri della povertà e lancia l'iniziativa Dona una spesa, la raccolta alimentare in 27 punti vendita Conad di Parma e provincia in programma sabato 19 maggio. Trecento volontari inviteranno a mettere nel carrello qualcosa in più pensando a quelle famiglie, ancora troppe, che non riescono a portare in tavola il cibo necessario. Il piccolo aiuto di ciascuno, unito agli altri, sarà una grande risposta di solidarietà.

Con la raccolta alimentare Dona una spesa in quattro anni sono state raccolte 83,5 tonnellate di cibo, 17,5 tonnellate nel 2017. Sabato 19 maggio, trasformando un gesto quotidiano in solidarietà, sarà possibile per tutti contribuire per replicare il successo di questa iniziativa.

Olio, tonno, latte uht, legumi, cracker, carne in scatola, pasta, riso, farina, biscotti, merendine e zucchero sono i prodotti non deperibili che potranno essere donati; in ogni supermercato una squadra di volontari sarà pronta a raccoglierli e inscatolarli perché possano essere distribuiti attraverso i tre market solidali Emporio Parma, Emporio Valtaro, Emporio Valparma, la Caritas di Parma e Fidenza e alcune piccole associazioni.

Una vera catena di solidarietà, fatta da tante associazioni e realtà diverse fra loro, tutte ugualmente preziose: Amici d’Africa, Auser, Moica, l’Anello mancante, Muungano, San Cristoforo, Il faro 23, le cooperative Si può fare e Biricca, il Consorzio di Solidarietà Sociale, le parrocchie e le Caritas. Li riconosceremo davanti ai punti vendita, indosseranno la pettorina bianca con il logo Parma non spreca, la Piattaforma solidale coordinata da Forum Solidarietà, nata per recuperare e ridistribuire i prodotti non conformi o prossimi alla scadenza.

"E’ una montagna, il cibo che abbiamo messo insieme, in questi anni - ha affermato in conferenza stampa Giacomino Vezzani di Emporio Parma - A Parma non si muore di fame anche grazie a questa rete solidale diffusa che, come la circolazione del sangue nel corpo della città, porta linfa a tutti. La povertà però, non diminuisce. La nostra risposta può essere in un gesto concreto, piccolo ma che può fare la differenza nella vita di una comunità. Fare la spesa sabato è il gesto che vi proponiamo; entrando al supermercato prepariamoci a farne due: una per noi e l’altra per chi la spesa non riesce a farla ma la riceverà presto da questo circuito, fatto da tante mani e tante menti".
"La raccolta è un’occasione di riflessione - aggiunge Cecilia Scaffardi della Caritas Diocesana - che ci mette davanti al fatto che, dopo cinque anni siamo ancora, in un momento di crisi del nostro territorio su cui grava anche l’aumento della disuguaglianza. Di fronte a persone che non percepiscono la gravità della situazione, contemporaneamente ci sono più famiglie che non possono permettersi di comprare gli alimenti indispensabili per una vita sana e dignitosa. Con il rischio che al disagio economico, si sommi anche quello sanitario. Partecipare è può essere anche educativo per i nostri figli, un messaggio attenzione e sobrietà"

Perché, come ha sottolineato Luigi amore direttore generale di Fondazione Cariparma, "se nel territorio c’è coesione sociale, tutto migliora". "Non basta fare il bene,bisogna anche farlo bene, ciò significa che le buone intenzioni da sole spesso possono non bastare. Bisogna dare degli esempi concreti di capacità di ascoltare i problemi e di risolverli anche dal punto di vista pratico, mettendoci efficienza oltre che passione. E questo mi sembra essere davvero un progetto paradigmatico".

Conad che da cinque anni sostiene questa iniziativa si è detta profondamente orgogliosa, perché, come ha affermato il vicepresidente Paolo Incerti, Conad è un’organizzazione che da sempre è attenta al territorio in cui sono radicati i suoi punti vendita: "Per noi è un onore dare una mano a questi progetti che danno la possibilità di ridistribuire la ricchezza nella comunità in maniera concreta, magari semplicemente acquistando un pacco di pasta che viene donato a qualcun altro".

Fra le imprese coinvolte ci sono Flexopack che ha offerto le shopper e lo scatolificio Sandra, che ha donato le scatole che verranno riempite dai 300 volontari coinvolti.