Partito Animalista: ritratto di un esordio

Nessuno ne aveva sentito parlare fino a un mese e mezzo prima delle Elezioni europee 2019, dove, fra gli esclusi dai seggi, il Partito Animalista ha conquistato lo 0.6% dei consensi davanti a movimenti ben più noti come Svp, Popolo della Famiglia, Casa Pound o Forza Nuova. Il nome del partito, fondato dal regista e avvocato napoletano Cristiano Ceriello, a sua volta presidente del Pai-Partito animalista italiano, è esplicito, benché molti dei candidati, non fossero necessariamente conosciuti negli ambienti animalisti.

Chiediamo dunque a Stefano Fuccelli, leader del Pae-Partito Animalista Europeo, candidato con il Partito Animalista nell'Italia Centrale (capolista Ceriello) e qui secondo risultato nelle preferenze, di raccontarci in breve com'è nato e con quali obiettivi questo nuovo movimento politico.

Il Partito Animalista nasce da una collaborazione fra i due partiti animalisti italiani più antichi, il Pai- Partito Animalista Italiano e il Pae-Partito Animalista Europeo, le cui finalità sono le medesime, entrambi impegnati da statuto nella tutela di tutti gli animali, sebbene con metodi e strategie differenti. Alcuni candidati sono più noti negli ambienti animalisti in quanto attivisti presenti nelle piazze di tutta Italia, altri forse di meno in virtù di un impegno dietro le quinte, o attraverso attività differenti dall'attivismo tradizionale ma non per questo meno utili e importanti. La nostra avventura è iniziata quaranta giorni prima delle elezioni, con una campagna elettorale condotta senza alcun sostegno finanziario. Niente cene, convegni, comizi, feste, cartelloni né manifesti pubblicitari. I nostri contenuti sono stati veicolati unicamente attraverso le nostre pagine social.

E' vero che nel corso della campagna elettorale non avete goduto di alcuna considerazione da parte degli organi di informazione televisiva  come previsto dalla legge 28/2000 sulla parità di trattamento e l'imparzialità rispetto a tutti i soggetti politici e  l'accesso ai mezzi di informazione per la comunicazione politica?

Purtroppo sì, di fatto siamo stati esclusi da tutti i talk show nazionali e pure dalla carta stampata, benché le emittenti radiotelevisive e i quotidiani avessero il dovere di assicurare a tutti i soggetti politici, con imparzialità e equità, l'accesso all'informazione e alla comunicazione politica. Tale esclusione ci ha penalizzato pesantemente: gli elettori non erano a conoscenza della lista animalista tranne, ripeto, grazie ai nostri contatti social.

Quella del Partito Animalista è un'esperienza destinata a proseguire, e a quali condizioni?

Collaborazione e intesa, in questa circostanza, sono state ottime, così come l'impegno di tutti i candidati a partire da Cristiano Ciriello, promotore dell'iniziativa. E' previsto a breve un incontro di vertice per decidere se e come dare continuità a questa alleanza. 

Nel caso in cui il Partito Animalista proseguisse il suo cammino, per lei significherebbe trovarsi di fronte alla scelta di concludere l'esperienza del Pae?

Stefano Fuccelli, leader del PAE-Partito Animalista Europeo, candidato alle Europee con il Partito Animalista

Stefano Fuccelli, leader del PAE-Partito Animalista Europeo, candidato alle Europee con il Partito Animalista

Allo stato attuale è prematuro dare una risposta, sono aperto a qualsiasi soluzione per fare crescere il nuovo movimento animalista che si è venuto a creare in occasione dalla competizione elettorale.

Come commenta l'esito del voto?

Da zero a 160.000 elettori in 40 giorni, 40 mila voti ogni 10 giorni, 4 mila al giorno, francamente  lo considero un risultato sensazionale, vista l'assenza totale di finanziamenti, campagna elettorale tradizionale, copertura dei media. Eravamo invisibili, eppure le persone ci hanno riconosciuti, hanno dato fiducia al nostro programma e ai candidati. Ritengo che questo sia indice di un potenziale molto maggiore.

A questa tornata elettorale l'unico soggetto analogo era il Movimento Animalista di Michela Vittoria Brambilla, che si è presentato solamente al Comune di Maranello. Quali sono le differenze fra le due realtà politiche?

Il fondatore del partito di cui è presidente la Brambilla è Silvio Berlusconi, azionista della Molmed, una società di biotecnologie che pratica la sperimentazione animale, nonché  leader di un partito, di cui stessa Brambilla è esponente, che per sua stessa natura promuove gli interessi di quell'industria sfavorevole alle cause ambientali e animaliste. Non dimentichiamo che l'intero blocco degli europarlamentari berlusconiani firmava, nel 2010, la Direttiva 63/10 definita pro-vivisezione. In ogni caso, avendo goduto di un'esposizione mediatica eccezionale, il Movimento Animalista avrebbe dovuto esordire alle ultime elezioni politiche nazionali, e la Brambilla decise da ultimo di non presentarlo più poiché i sondaggi lo davano allo 0,6% insieme ad altre due liste considerate più significative.

Gran parte dell'Europa ha appena registrato uno storico successo dei partiti definiti Verdi, ma l'ambientalismo rimane ancora tale, mancando di inserire esplicitamente nei suoi programmi la tutela degli animali: secondo lei i tempi sono maturi per unire le due indispensabili esperienze?

Secondo il mio personale modo di vedere sì, sarebbe ora. Considerato che in Italia queste tematiche sono incomprensibilmente trascurate rispetto agli altri Stati membri (in Germania e Olanda i Verdi hanno ottenuto il secondo posto) penso sia necessario unire le forze ma solo a una condizione, animali e ambiente dovranno essere finalmente considerati argomenti di uguale importanza.

@margdam
margdam@margheritadamico.it

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13 commenti

  • Secondo me hanno raggiunto un risultato notevole, secondo me neanche loro ci credevano
    Ma spero che si riducano di numero.
    A mio parere un movimento di quel tipo non serve a niente per come si pongono verso gli animali.
    La democrazia è bellissima, è giusto che ci siano molte voci.

    Statemi bene

  • era presente anche nella lista dei partiti alle elezioni Britanniche , dove ho scelto di votare invece che a quelle Italiane .
    per motivi pragmatici come la Brexit ... , non l’ ho votato ma senza dubbio è importante la loro presenza nel mondo politico .
    auguro a Stefano tutta la fortuna possibile perché l’ Italia è diventata una nazione canaglia , tutto è stato rovesciato e alas non esiste più il minimo valore morale o etico che deve esistere in una Nazione degna di questo nome .
    neanche i morti vengono rispettati come ha fatto Pillon verso Zucconi , vomitevole è un eufemismo .
    ps. mi pragmaticamente censuro sulla Brambilla e Silvio , mi piace commentare su questo blog ...
    thank you

  • Io spero che questo sodalizio continui
    40 Giorni per ottenere 159.344.voti, una mega vittoria

  • non si può sparare sulla Croce Rossa ma su walge ...
    meglio di come ti poni verso gli animali , tu li uccidi e ti diverti pure !

  • Ho scritto il post velocemente e mi sono accrto di non aver espresso bene il mio pensiero.
    Ritengo che queste persone siano inutili per tutelare gli animali.
    E quindi mi auguro che il loro numero si riduca al lumicino come è successo alla rossa Brambilla ( rossa di capelli).

    Mi sono andato a cercare chi sia il sig. Fuccelli, interessante quello che ho trovato.

    Mi auguro che non abbia mai voce in capitolo sulla tutela degli animali.

    Statemi bene

  • Devo prendere atto di un evento storico, è la prima volta che un partito animalista concorre ad una competizione elettorale politica. Per la prima volta si è presentata la possibilità di votare per la tutela degli animali e sinceramente speravo in un risultato migliore visto che i sondaggi rilevano come questa tematica sia molto sentita dall'opinione pubblica. Tolti gli avversari politici ed i nemici naturali, quali vivisettori, pelliccia, circensi, cacciatori, onlus animaliste gestori di canili lager/sovraffollati e coinvolte nel business sulla pelle dei randagi, la platea su cui attingere voti era sempre vasta. Sicuramente hanno pagato lo scotto di essere rimasti invisibili per tutto il periodo della campagna elettorale. Sicuramente se avessero avuto nei media lo stesso spazio dei partiti più noti il risultato sarebbe stato indubbiamente migliore.

  • Egfr. Marino,
    non ricordo se l'ho già detto.
    Però lo ridico.
    Di quello che scrive lei non mi importa niente.

    Mi stia bene

    Tanto gli animalari di quella stoffa non andranno da nessuna parte, per fortuna

  • Gentile Sig. Walge,

    figurarsi a noi cosa importa la considerazione di chi sostiene lo sfruttamento degli animali. Per questo gioisce del risultato delle urne secondo lei negativo (ma nella realtà è eccezionale l'esito, da 0 a 160.000 voti in 40 giorni da invisibili e senza spendere un euro come già puntualmente rappresentato nell'articolo) e non nasconde la preoccupazione dell'eventuale successo di Fuccelli , l'unico in grado di cambiare lo status quo.

  • i commenti di walge si possono facilmente collegare con l’ aforismo di Arthur Bloch :
    quando piove , diluvia ...

  • Concordo con la giornalista D'Amico, ma aggiungere anche più che molti candidati direi che quasi la totalità dei candidati fossero sconosciuti negli ambienti animalisti di cui faccio parte attivamente. L'unico referente valido di cui ci si poteva fidare per la sua esperienza di lotta nelle piazza e non dietro un pc era Stefano Fuccelli, ma limitato ad una sola circoscrizione ( a differenza degli altri nominati in tutte le circoscrizioni con addirittura un capolista unico in tutta Italia) oltretutto senza mai apparire nelle tribune elettorale e spazi autogestiti su canali nazionali (a differenza del capolista che era ovunque) ed inspiegabilmente senza fare mai campagna elettorale per se stesso ad eccezione di un solo post pubblicato su fb nell'ultima settimana prima del voto. Questa condizione non ci ha dato alcuna fiducia. Se la lista avesse oltrepassato la soglia di sbarramento sarebbero stati eletti candidati sconosciuti ( la somma delle preferenza è cumulativa di tutte e cinque le circoscrizioni) e non Fuccelli (penalizzato per i motivi già descritti). Del PAE mi sarei fidata ma di questa lista nuova no, e questo mio pensiero è comune a moltissimi attivisti, per questo non abbiamo votato il Partito Animalista.

  • Sono un'attivista da molto tempo, stimo moltissimo il presidente Pae, Stefano Fuccelli, uno dei rari esempi di competenza e determinazione che non è mai sceso a compromessi con chi specula sugli animali. Non comprendo perchè è stata presentata una nuova lista con candidati sconosciuti in presenza della più che consolidata lista del Pae, sarebbe stata una garanzia sia per l'indiscussa esperienza sia per dirimere quei dubbi circa una ipotetica lista civetta, è stato il timore di tanti animalisti. Indubbiamente la presenza del simbolo del Pae avrebbe spostato un maggior flusso di voti. Comunque bene cosi, è nato un germoglio ed una speranza per tutti gli animali.

  • on topic
    alas anche il grande Primo Levi può sbagliare .
    da Rep.it apprendo che , ad un giovane che gli chiedeva come si fa a diventare scrittori , rispose “ comprati 2 gatti e stai a guardarli . “
    ora , sono molti anni che ho in casa 2 gatti e li guardo guardo guardo guardo ... ma niente , a parte le baggianate che scrivo su questo blog e quello di Franceschini !
    consiglio comunque a tutti ... di leggere l’ articolo Le parole di Primo Levi : gli animali , soprattutto a walge aka il corvo ...

  • sono andato ( senza il “ mi “ @walge , già basta il verbo in prima persona in questo caso . se invece intendi “ mi sono andato a cercare rogne “ le hai trovate ndr. ) a cercare il significato di walge su Google e , apparentemente , è una forma arcaica Olandese che significa far senso , vomitevole .
    #cartacanta