5 marzo 2018 - 15:22

Elezioni Lazio 2018, Zingaretti vince «Per la prima volta in questa Regione un presidente riconfermato»

Determinante il voto nella Capitale, che ha spinto l’esponente del Pd al successo. Parisi in rimonta ma staccato

di Mariolina Iossa

shadow

È Roma che ha spinto Nicola Zingaretti sul podio. La Capitale ha sostenuto la sua vittoria elettorale alle Regionali nel Lazio, mettendo tutto il peso del suo voto per la riconferma di Zingaretti presidente. a Roma, infatti, quando è stato scrutinato il 96% delle 2.600 sezioni cittadine, Zingaretti è avanti di 130mila voti rispetto a Stefano Parisi del centrodestra e di 150mila su Roberta Lombardi dei 5 Stelle. Sempre Roma, con questo importante scarto di preferenze ha consentito di contenere il buon risultato di Parisi nei collegi delle province Latina, Frosinone e Viterbo, mentre Rieti è tutta centrosinistra.

Il candidato presidente del Pd si è presentato al comitato elettorale alle 22 annunciando la propria vittoria mentre restavano pochi seggi da scrutinare: «Sicuramente il dato delle elezioni regionali del Lazio è che c’è stata una bellissima rimonta del voto», ha detto subito. Al termine della lunga giornata, iniziata alle 14 con l’inizio dello spoglio elettorale, Nicola Zingaretti così ha commentato i risultati ancora parziali, ma che lo vedono ormai saldamente in testa, al Comitato elettorale allestito alla Camera di Commercio di Roma a Piazza di Pietra.

Zingaretti ha poi aggiunto: «Confidiamo che tra la differenza tra il voto politico e quello delle regionali sia alla fine tra i 250 e i 300 mila voti. E confido nel fatto che i cittadini del Lazio per la prima volta nella nostra regione abbiano confermato il loro presidente. Questo incredibile risultato è importante per tanti motivi, sicuramente perché rende la nostra regione più normale e offre alla nostra comunità la giusta continuità», ha detto Zingaretti che per le Politiche ha parlato anche della «più devastante sconfitta per la storia del centrosinistra».

Lungo e importante il suo discorso che abbraccia Roma, il Lazio e anche la sconfitta del Pd alle politiche. «Ora si apre una fase al servizio del Lazio per ricostruire la speranza - ha detto Zingaretti —, che è l’opposto dell’odio, della divisione, dell’egoismo, del capro espiatorio, del cavalcare le paure dei cittadini. Una nuova fase importante per rigenerare il centrosinistra. E’ il tempo della rigenerazione». Poi ancora: «Il voto del Lazio è importante perché è avvenuto nello stesso giorno della più devastante sconfitta per le forze del centrosinistra della storia della Repubblica. E’ un voto totalmente in controtendenza, che segna che siamo vivi, vitali e vittoriosi. Da questo mi muoverò. Lo dico con immensa umiltà per guardare in faccia il dolore dei cittadini di questa regione, con lo spirito di servizio».

Zingaretti ha detto anche che «Sinistra significa per tutti ricostruire un’anima, un progetto, una visione, una cultura politica, una identità per chi si sente da questa parte del campo. Le differenze unite in un’unica cultura politica non significano debolezza ma forza, e deve vivere e rinascere la stagione del “per” e del “noi”. Abbiamo costruito una bella larga plurale ricca alleanza e dimostrato che quando prevalgono valori si può fare, si può vincere e vincere bene. L’Italia sta vivendo un momento difficile della sua vita democratica. Non so se vive la prima la seconda o la terza repubblica ma so che noi ci saremo difendendo - ha concluso - la costituzione forti delle nostre idee e valori a testa alta». Alla Lombardi invece sono mancati i voti dei Comuni più popolosi della provincia di Roma, come Guidonia, Nettuno e Civitavecchia, dove nonostante amministrazioni comunali a 5 Stelle a prevalere è Parisi. Il M5S, con lo spoglio al 70% delle sezioni, alle regionali nel Lazio si attesta al 21%, cioè oltre 10 punti in meno rispetto alla media nazionale ottenuta lo stesso giorno alle elezioni politiche e anche nei collegi laziali.

Stefano Parisi ammette: «Abbiamo perso, non siamo riusciti ad arrivare primi ma abbiamo avuto un grande risultato». Queste le parole del candidato alla Regione Lazio per il centrodestra, quando ha annunciato la sconfitta ai presenti al comitato elettorale. «Faccio gli auguri a Zingaretti perché governi bene non come ha fatto in questi anni. La nostra Regione merita di più e deve essere governata in modo più dignitoso». Il candidato del centrodestra ha poi sottolineato che Zingaretti non avrà il suo sostegno. «Zingaretti ora deve trovare sostegno nel Consiglio regionale, ma non certo da parte nostra», ha detto Parisi. «Zingaretti si deve assumere le responsabilità e noi non condividiamo nulla del suo programma. È giusto che trovi la sua maggioranza nella sua coalizione».

Questi i risultati del voto per la presidenza della Regione Lazio, quando sono stati scrutinati i voti di 5.224 sezioni su 5.285 (dati del ministero dell’Interno): Nicola Zingaretti (Centrosinistra) ha il 32,89% dei consensi. Stefano Parisi (Centrodestra) il 31,14%. Roberta Lombardi (M5S) il 26,94%. Sergio Pirozzi il 4,91%. Mauro Antonini (Casapound Italia) l’1,94. Elisabetta Canitano (Potere al Popolo!) l’1,42. Paolo Giovanni Azzaro (Democrazia Cristiana) lo 0,24. Jean Leonard Touadi (Civica Popolare Lorenzin) lo 0,25. Stefano Rosati (Riconquistare l’Italia) lo 0,17.

Alle elezioni regionali del Lazio ha votato il 67,89% degli aventi diritto. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, si era recato alle urne il 72% degli elettori.

«Arrabbiato con Pirozzi? Io non mi arrabbio mai. Poi Pirozzi avrà la sua coscienza e capirà perché l’ha fatto . Comunque la sua scissione ha pesato molto. Non ha avuto senso di responsabilità e se avesse avuto a cuore gli interessi della Regione e non quelli di Zingaretti oggi non ci sarebbe partita». Lo ha detto il candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra Stefano Parisi, arrivato al comitato elettorale allestito presso l’hotel Savoy in centro a Roma con i suoi più stretti collaboratori e la famiglia.

Il candidato alla presidenza Sergio Pirozzi è soddisfatto: «Penso che quello che abbiamo ottenuto sia un risultato straordinario, senza partiti dietro, con una scarpa e uno scarpone, credo che questo basti a dare il senso di un risultato straordinario. Al signor Parisi, che ha detto che la mia candidatura ha decretato la sconfitta della coalizione di centrodestra, voglio ricordare che dai dati in mio possesso, anche se parziali, il suo voto è di 8 punti percentuali rispetto a quello delle liste che lo sostengono. Il che vuol dire che la gente non lo ha voluto e non lo ha votato». Così ha commentato i risultati il sindaco di Amatrice e candidato alla presidenza della Regione Lazio. E ha pi aggiunto: «Nessuna alleanza all’interno del futuro consiglio regionale, con nessuna forza politica, anche nel caso in cui non dovesse costituirsi una maggioranza numericamente valida. Voglio ringraziare le donne e gli uomini che mi hanno accompagnato in questa meravigliosa avventura. Quello di oggi è solo il punto di partenza, il nostro percorso continuerà».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT